Dall'inferno di me
Non si riallaccia indietro
lo sguardo della vita,
quando la trama nasce
incisa,
sulla pelle delle vene,
ad inzuppar la morte dentro ai pori.
Le corse le rincorse gli slanci a capofitto senza arrese,
tutti i proponimenti,
il gemito d'un figlio
che ancora lotti al mondo e ti concedi;
le maschere...
ceroni sorridenti
apposti alle rughe del NON- IO.
ERGE IL MURO,
a sbatterci la testa
sul Senso della vita e il suo destino.
E calzi le stampelle,
poggiate ai comodini d'una arrancata sopravvivenza.
Non c'è dimenticanza nel profondo
nascosto,
nei meandri più sottili dell'inconscio e
"cadono le difese dal dolore"
paure...
stendono il tappeto sui ricordi:
schegge di vetro acuminate,
spade affilate
tagliano angoli di speranze nella carne.
Non c'è dimenticanza
nei brividi dell'anima
echi
d'uno scenario muto
di condanna,
urlata nel silenzio d'ogni goccia versata per amore...
freddata
nel cuore trafitto.
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Nota e testimonianza:
Si può riemergere dall'abisso della violenza subita,se da questa si sopravvive come è successo a me...
la fede nell'Amore,che spera contro ogni speranza,
e che per me porta il Nome di Gesù,risolleva e rinnova l'esistenza,libera il cuore...da ogni presunto dominatore di questo mondo,piccolo o grande che sia...
Voto: | su 4 votanti |
Coraggio Anna...
Serena Domenica, Anna.
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cara Anna
tutta la mia solidarietà
che altro dire? null'altro
hai detto tutto tu
e l'hai detto in modo toccante
La tua testimonianza per dire che si può, con la fede e l'amore nel cuore, per quanto rimangono cicatrici indelebili...si riemergere dall'abisso!
Un abbraccio e grazie per averla condivisa con noi!