si chiama Rugiada
chissà perchè le hanno messo questo nome, ma è splendida come il suo nome....
altezza media per la sua età, snella, occhi e capelli neri e lucidi come l'onice, carnagione mediterranea e lineamenti delicatissimi nei quali, la sua bocca carnosa e rossa come ciliege, sboccia in un tripudio di sensualità quasi imbarazzante.
Ha solo 15 anni, ma un vissuto da romanzo noir...di quelli che lasciano l'amaro in bocca.
Rugiada ha conosciuto la sola nonna materna. Era una donna energica, alta, robusta...definita da tutti come una carabiniera, ma di una dolcezza infinita...si scioglieva come neve al sole al solo guardare il piccolo tulipano nero (così la definiva).
Il piccolo tulipano perde la nonna all'età di 8 anni. I genitori, storia di cronaca nera (omicidio, suicidio).. insomma, come ho scritto poc'anzi, "un vissuto da romanzo noir".
Il tribunale decide di darla in affido ad una famiglia di madre, padre e tre figli maschi dai 7 ai 15 anni...
inutile dire che Rugiada viene accolta come una principessa, suscitando si, un misto di gelosia ed ammirazione dal più piccolo, ma anche una sorta di venerazione degli altri due.
Trascorre Natali fiabeschi, compleanni di vero calore famigliare, giornate esaltanti tra sport, amici e scuola...ma un grande vuoto nel cuore
la sua famiglia....
I genitori affidatari sono estremamente attenti ed amorevoli, conoscono il suo vissuto, temono che gli venga tolta...
Gli assistenti sociali vigilano e, seppur trovandola apparentemente serena, notano in lei un disagio che non può essere trascurato.
Decidono, quindi, di ottenere che Rugiada e la famiglia procedano con un percorso psicoterapico.
Ecco che Rugiada,
all'età di 15 anni appena compiuti, conosce la sua psicologa.
E' al suo primo incontro, impaurita, agitata.
Sa bene che riaffiorerà tutto il suo passato, sa anche che dovrà affrontarlo.
"Buongiorno Rugiada, sono Amalia
prego, accomodati....vuoi un cioccolatino?"
Rugiada si siede in pizzo....gambe strette e braccia lungo il corpo ad afferrare i lembi della poltrona.
E' sulla difensiva
"no, grazie,
ho paura, ho tanta paura......."
i suoi occhi di carbone si illuminano di rugiada
piange,
non vorrebbe....ma piange
il suo primo impatto...
il cuore di uccellino, rilascia lentamente anni ed anni di vuoti mai colmati, di volti amati che hanno abitato ed abitano il suo cuore....
paura, malinconia, fragilità
chissà perchè le hanno messo questo nome, ma è splendida come il suo nome....
altezza media per la sua età, snella, occhi e capelli neri e lucidi come l'onice, carnagione mediterranea e lineamenti delicatissimi nei quali, la sua bocca carnosa e rossa come ciliege, sboccia in un tripudio di sensualità quasi imbarazzante.
Ha solo 15 anni, ma un vissuto da romanzo noir...di quelli che lasciano l'amaro in bocca.
Rugiada ha conosciuto la sola nonna materna. Era una donna energica, alta, robusta...definita da tutti come una carabiniera, ma di una dolcezza infinita...si scioglieva come neve al sole al solo guardare il piccolo tulipano nero (così la definiva).
Il piccolo tulipano perde la nonna all'età di 8 anni. I genitori, storia di cronaca nera (omicidio, suicidio).. insomma, come ho scritto poc'anzi, "un vissuto da romanzo noir".
Il tribunale decide di darla in affido ad una famiglia di madre, padre e tre figli maschi dai 7 ai 15 anni...
inutile dire che Rugiada viene accolta come una principessa, suscitando si, un misto di gelosia ed ammirazione dal più piccolo, ma anche una sorta di venerazione degli altri due.
Trascorre Natali fiabeschi, compleanni di vero calore famigliare, giornate esaltanti tra sport, amici e scuola...ma un grande vuoto nel cuore
la sua famiglia....
I genitori affidatari sono estremamente attenti ed amorevoli, conoscono il suo vissuto, temono che gli venga tolta...
Gli assistenti sociali vigilano e, seppur trovandola apparentemente serena, notano in lei un disagio che non può essere trascurato.
Decidono, quindi, di ottenere che Rugiada e la famiglia procedano con un percorso psicoterapico.
Ecco che Rugiada,
all'età di 15 anni appena compiuti, conosce la sua psicologa.
E' al suo primo incontro, impaurita, agitata.
Sa bene che riaffiorerà tutto il suo passato, sa anche che dovrà affrontarlo.
"Buongiorno Rugiada, sono Amalia
prego, accomodati....vuoi un cioccolatino?"
Rugiada si siede in pizzo....gambe strette e braccia lungo il corpo ad afferrare i lembi della poltrona.
E' sulla difensiva
"no, grazie,
ho paura, ho tanta paura......."
i suoi occhi di carbone si illuminano di rugiada
piange,
non vorrebbe....ma piange
il suo primo impatto...
il cuore di uccellino, rilascia lentamente anni ed anni di vuoti mai colmati, di volti amati che hanno abitato ed abitano il suo cuore....
paura, malinconia, fragilità
Opera scritta il 12/12/2016 - 15:09
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Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Ciao Laisa..ma che bel personaggio tra solarità e tenebre molto noir..Eh mi da che fa per me....
Sabry L. 13/12/2016 - 19:32
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Mi è molto piaciuta. Giulio.
Giulio Soro 13/12/2016 - 16:39
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magistrale caro Antonio
è la tua poesia
..le tue Dolomiti
è la tua poesia
..le tue Dolomiti
grazie Poeti, scrittori, Artisti
grazie di cuore
e...forza, continuate voi
laisa azzurra 13/12/2016 - 15:47
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Un racconto davvero magistrale.
Maestose,
ieratiche,
vereconde e
nude nel loro eden.
Scolpite con l’accetta
dai cavatori del tempo.
Mani di artigli,
protese,
ad arpionare un cielo blu cobalto.
Baluardo
di sentinelle silenti
in garrite di roccia.
Riverberi di Narciso
in tappeti di acque
estatiche.
Culla del vento
che nella quiete degli anfratti
trova il riposo.
antonio girardi 13/12/2016 - 09:29
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sembra una storia vera e potrebbe esserla,molto bella,ciao
andrea sergi 13/12/2016 - 08:43
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Stupenda storia, molto intensa ed attuale...Vedremo il seguito.Ciao.
Teresa Peluso 13/12/2016 - 07:56
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Molto bella, descrizione molto dettagliata che porta inevitabilmente ad immaginare ciò che hai scritto. Suscita molta curiosità, brava!
Marianna Santini 12/12/2016 - 19:24
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Commovente questa rugiada un racconto profondo fa riflettere grande malinconia
Un caro saluto Patrizio molto molto bello
Un caro saluto Patrizio molto molto bello
patrizio rossi 12/12/2016 - 19:20
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Stupenda storia Laisa, certo che avete tutti deciso di farmi piangere con queste struggenti storie, perché penso che siano sposate molto con la realtà.
Quindi brava sia per come scorre ma anche per come è scritto.
Ora vediamo chi è il prossimo
e come porterà avanti il tuo
personaggio. A te un abbraccio
e complimenti ciao cara
Maria Cimino 12/12/2016 - 18:57
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UN PREGEVOLE QUANTO APPASIONANTE RACCONTO FRUTTO DEL TUO ESTRO LETTERARIO FORGIATO CON OCULATO SEGUITATO.
LIETA SETTIMANA, LAISA.
*****
LIETA SETTIMANA, LAISA.
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Rocco Michele LETTINI 12/12/2016 - 18:27
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Avvolgente questo raccosto mix di noir e fragilità umana... tanta curiosità per il seguito, brava Laisa *****
ANNA BAGLIONI 12/12/2016 - 18:24
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tremendamente bella avvolge il lettore a volerne ancora di più di conoscere il seguito forza fatevi avanti voi fantasiosi 5*
GIANCARLO LUPO POETA DELL'AMO 12/12/2016 - 16:36
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