Sono scesa in Terre profonde,
ho suonato le corde più basse,
ho riassemblato tutte le pezze,
ricucito me stessa più volte.
ho suonato le corde più basse,
ho riassemblato tutte le pezze,
ricucito me stessa più volte.
Ho sperato qualcosa cambiasse,
ho pregato che non riaccadesse.
Ho infranto tutte le premesse,
vedendo le ombre più astratte.
La paura del buio è costante,
ne conosco a memoria le tracce.
Ho ancora nel corpo le frecce,
ma è stato controproducente:
come schegge, che fregano,
han acceso qualcosa dal niente.
Opera scritta il 21/12/2016 - 23:51
Da Rea .
Letta n.1132 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Un viaggio dentro te stessa, per sondare le risorse...e trovare questi versi che si lasciano conquistare!
Bellissima poesia...Buon Natale Samantha
Bellissima poesia...Buon Natale Samantha
margherita pisano 22/12/2016 - 17:56
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molto bella...molto
laisa azzurra 22/12/2016 - 14:24
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bella Samanta devi scrivere più spesso le tue opere vedrai sarai apprezzata 5* buona giornata
GIANCARLO LUPO POETA DELL'AMO 22/12/2016 - 09:17
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