Amor sacro e amor profano
Quando il familiare carpino io osservo,
dò inizio al suo futuro
di memorie e radici che edificano la sapienza
di un uomo del tempo che va.
Senza l'eterno le mie visioni mi soffocano
la gola piena di vuoti desideri,
sempre mendicante
di istanti umani senza tempo.
Son bravo a camminare sulla corda di acrobata,
sottile tra i facili spazi.
I miei equilibrismi regge pazientemente,
in attesa del salto
nel buio luminoso che il cuore rischiara
ancora illuso d'amore,
assaporando il verginale amplesso
dò inizio al suo futuro
di memorie e radici che edificano la sapienza
di un uomo del tempo che va.
Senza l'eterno le mie visioni mi soffocano
la gola piena di vuoti desideri,
sempre mendicante
di istanti umani senza tempo.
Son bravo a camminare sulla corda di acrobata,
sottile tra i facili spazi.
I miei equilibrismi regge pazientemente,
in attesa del salto
nel buio luminoso che il cuore rischiara
ancora illuso d'amore,
assaporando il verginale amplesso
Opera scritta il 22/12/2016 - 18:15
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