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Turi Lacca in viaggio di nozze.

L'imbarco per London Gatwik fu aperto alle nove in punto, tutti i passeggeri erano accodati nelle immediate adiacenze del varco d'uscita.
C'erano anche tutti i parenti dei novelli sposi dietro le transenne, compreso anche il parrino -padre Don Devoto- che il giorno prima aveva officiato la funzione religiosa.
Turi Lacca era alla sua primissima esperienza di viaggio.
Il sito più lontano, che prima di quel momento aveva visitato in tutta la sua vita, era stata la città di Palermo.
Mai preso un aereo o una nave in trentanni di vita vissuta.
Tra l'altro non aveva conosceva niente di lingue straniere,tipo: inglese, francese, spagnolo etc.etc.
Di converso, dei suoi animali, pecore mucche e quant'altro, conosceva ogni forma di linguaggio e loro connesse esigenze.
In poche parole, era una persona molto istruita in materia di ignoranza.
La povera Concetta sua novella sposa, ogni tanto lo osservava di sbieco e chissà cosa pensava tra se...
Ma il bello che trae forza dai miei ricordi, deve ancora avvenire...
Difatti, giunti finalmente in prossimità del varco di ingresso dell'aeromobile, uno Stewart accogliendolo con un caloroso saluto, gli pronunciava la frase formale: " Good morning please come in"
Il Turi Lacca! Non avendo alcuna nozione elementare di inglese, si sentì preso in giro alla grande!
Per cui di botto si arrestò e cominciò a protestare veementemente contro l'anfitrione.
" Gran pezzo di porco patentato, in tutta la mia vita nessuno si è mai permesso di dirmi -GOMMONI- anche se sono un po grosso e con la pancia!
Come ti permetti?
E se adesso io ti carico due ceffoni e ti faccio sventolare sti capelli color carota che hai in testa?
Nel frattempo visto il grave trambusto che si era creato, giunse il comandante dell'aeromobile, il quale prontamente intervenne con fermezza, redarguendo il Turi ad avere un comportamento più educato e consono.
Entrambi i coniugi furono accompagnati sino ai loro posti assegnati, ed ivi si sedettero.
Concetta, poverina aveva le lacrime agli occhi e molto probabilmente era già pentita del passo che aveva fatto.
Un salto nel buio più profondo che mai possa esistere...
Ma nonostante lo scoramento del momento, ebbe la forza di spiegare al Turi il fatto, che "Gommoni", era il saluto inglese, e come dire buongiorno in italiano, gli ripetè.
La bestia umana la guardò negli occhi, lasciandosi scappare: Sarà, ma io non mi fido"...
Sembrava che il maltempo fosse finito. Ma nel momento delle fasi propedeutiche al decollo, Turi fu invitato per l'ennesima volta, ad allacciarsi la cintura.
Ma guarda caso, era il medesimo stewart di poco prima che gli faceva cenno di come fare, e siccome il Turi non capiva un accidente sul da farsi, l'uomo del personale, spazientito, allungò le mani verso i pantaloni di Turi...
Apriti cielo!
Non l'avesse mai fatto questo gesto.
"Gran pezzo di finocchio! Sono sposato e persona seria io".
E contemporaneamente gli mollava un ceffone che lo faceva indietreggiare di un paio di metri.
Concetta svenne e quando si riprese si ritrovò nell'ufficio della polizia di Stato aeroportuale.
Fine del viaggio...



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Opera scritta il 07/02/2017 - 12:33
Da Giovanni Santino Gurrieri
Letta n.1394 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


Grazie a tutti voi miei cari amici.

Giovanni Santino Gurrieri 08/02/2017 - 17:19

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Santino è sempre un piacere leggerti anche se lo fai di rado,

antonio girardi 07/02/2017 - 16:51

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questo turi ce lo hai fatto sudare molto simpatico davvero 5

GIANCARLO LUPO POETA DELL'AMO 07/02/2017 - 16:06

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Scorrevole quanto piacevole a leggersi.
A la quarta parte... Con ansia...
Lieto meriggio, Giovanni.
*****

Rocco Michele LETTINI 07/02/2017 - 14:30

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Ciao Loris Grazie.
Vedremo per la quarta parte, intanto godetevi questo.

Giovanni Santino Gurrieri 07/02/2017 - 13:26

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Beh, è da maggio che aspetto la terza parte. Ne è valsa la pena.
Spassosissimo!
Un evviva al grande Turi Lacca.
Ciao Giovanni. Quarta parte?

Loris Marcato 07/02/2017 - 13:23

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