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Onde

Vorrei dire tanto
Ma non trovo orecchie che
Ascoltano,
Ed eccomi,
Che mi ritrovo a guardare
Il vuoto,
Non ostante intorno a me
È tutto in movimento...
Un movimento assordante
Ma che faccio fatica ad
Ascoltare...
Quel vuoto che riempie oramai le mie giornate.
Quel vuoto che solo la mia anima conosce...
Quel vuoto che come un onda ti assale e ti sgretola ,ti lacera l anima e lascia solo cenere
Che vola via con questo
Forte vento
E che fa sbattere quelle onde
Contro quelle rocce così salde
All'apparenza
Ma allo stesso tempo
Così fragili
Onda dopo onda
Mi sgretolo mentre nessuno se ne accorge
mentre gli altri dormono ed il mio vicino mare continua e libera la sua ira scagliandola su di me..
Ed io roccia accolgo quel che quest onda mi da restando in silenzio,
Fingendo che quel onda un giorno potrà essere un piccolo e finto abbraccio



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Opera scritta il 18/03/2017 - 09:13
Da Teresa Rillo
Letta n.965 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Se devo dirla tutta il merito di questa poesia non è solo mia ma ho collaborato con un amica per scriverla...abbiamo unito i nostri stati d'animo ed ecco il risultato

Teresa Rillo 20/03/2017 - 19:20

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Un intenso quanto oculato verseggio...
Eh se parte dell'umanità non avesse perso il gusto di amare bel presente per un prossimo diverso da inaspettate sorprese.
Sereno fine settimana, Teresa.
*****

Rocco Michele LETTINI 18/03/2017 - 16:33

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triste
purtroppo è difficile che qualcuno ascolti
nn con le orecchie
ma con il cuore
...e tu, come sempre....dovrai ascoltare

laisa azzurra 18/03/2017 - 13:34

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