Dove la fine sembrava non arrivare mai,
Bricioli di macerie, pesanti come non mai,
Cercavano di toglierci dalla retta via.
Notti in bianco e giorni di oscurità ci facevan compagnia,
il tempo così ha indurito i nostri cuori,
Ma non riusciva cmq a spegnere i nostri ardori,
Il tempo spegneva la nostra felicità​ma non la nostra fantasia,
Quella in cui x anni abbiam lottato senza timori.
In un aula dove l aria era straziante,
Un luogo dove l anima giornalmente tremava, e gli occhi bagnava
Fino a ieri che dopo anni un angelo abbagliante,
Con tono divino lei giustizia proclamava e i cuor nostri ci rianimava.
Così all'improvviso un leggiadro brivido ci strinse nella sua morsa,
Colui che ci è stato strappato, e x cui abbiam lottato
Con un brivido ci ha salutato, e ringraziato
Xk egli finalmente ha ripreso la sua corsa
E dall' oblio lui è scappato, e noi l' uscita dal buio abbiamo trovato.
Che viva nei nostri cuori,
Che la luce ci illumini il cammino,
Che l oscurità tremi al nostro campo visivo
E che nessuno ci spezzi le ali..
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Testo molto bello.
Un consiglio se possibile:
la poesia non si è ancora fatta corrompere dal modo di scrivere di un telefonino. Per non è X ma è sempre per. E' questione di stile.
Buona giornata.
Poema di ottima fattura cinque più