L’altra notte ero steso tremante,
la luna era bassa:
era la fine dell’amore,
del tormento e del dolore.
la luna era bassa:
era la fine dell’amore,
del tormento e del dolore.
Poi improvvisamente sopra di me,
il suo volto immerso nella luce.
Venne una visione di bellezza,
tutta coperta di bianco.
Ora il campanile risuona
e la notte è scappata via.
Oh, Lucia mi puoi sentire?
Ovunque tu riposi.
Io l’amerò per sempre.
Io l’amerò per tutto il tempo.
Io l’amerò finché le stelle
non cadranno giù dal cielo.
Ora il campanile risuona
e io mi dibatto sul pavimento.
Lucia, mi puoi sentire?
Quando ti chiamo e ti chiamo.
Ora il campanile risuona e la luna è alta
Oh, Lucia, mi puoi sentire?
E io piango piango piango.
Oh, Lucia.
Opera scritta il 29/04/2017 - 18:21
Da Giulio Soro
Letta n.1123 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Un'accorata e struggente poesia molto sentita e bella.
antonio girardi 01/05/2017 - 15:43
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tristissima
il dolore della fine di un vero grande Amore
molto bella
il dolore della fine di un vero grande Amore
molto bella
laisa azzurra 30/04/2017 - 20:19
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Poesia di impatto emotivo, bella anche se è molto sofferta. 5*
donato mineccia 30/04/2017 - 11:24
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Quanta tristezza e solitudine in questi versi che decantano un amore perduto e mai dimenticato...ciao e buona domenica
Anna Rossi 30/04/2017 - 03:57
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Un dolore profondo per un grande amore,
bellissima
bellissima
genoveffa frau 29/04/2017 - 22:37
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