L’altra notte ero steso tremante,
la luna era bassa:
era la fine dell’amore,
del tormento e del dolore.
la luna era bassa:
era la fine dell’amore,
del tormento e del dolore.
Poi improvvisamente sopra di me,
il suo volto immerso nella luce.
Venne una visione di bellezza,
tutta coperta di bianco.
Ora il campanile risuona
e la notte è scappata via.
Oh, Lucia mi puoi sentire?
Ovunque tu riposi.
Io l’amerò per sempre.
Io l’amerò per tutto il tempo.
Io l’amerò finché le stelle
non cadranno giù dal cielo.
Ora il campanile risuona
e io mi dibatto sul pavimento.
Lucia, mi puoi sentire?
Quando ti chiamo e ti chiamo.
Ora il campanile risuona e la luna è alta
Oh, Lucia, mi puoi sentire?
E io piango piango piango.
Oh, Lucia.

Da Giulio Soro
Letta n.1160 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Un'accorata e struggente poesia molto sentita e bella.


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tristissima
il dolore della fine di un vero grande Amore
molto bella

il dolore della fine di un vero grande Amore
molto bella




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Poesia di impatto emotivo, bella anche se è molto sofferta. 5* 



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Quanta tristezza e solitudine in questi versi che decantano un amore perduto e mai dimenticato...ciao e buona domenica 



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Un dolore profondo per un grande amore,
bellissima

bellissima




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