Spezza il fiato in mille grani
come sabbia nel deserto
di un ciclone a quattro piani
porta in grembo un corpo morto
con le spoglie sue vestigia
stringe immobile le mani
membra inerti alla battigia
come sabbia nel deserto
di un ciclone a quattro piani
porta in grembo un corpo morto
con le spoglie sue vestigia
stringe immobile le mani
membra inerti alla battigia
tempo stretto tra le ciglia
strappa al cielo il vento in pianto
ruba i luoghi della terra
e figlia
iato immenso dell'abisso
a tutti i lutti cantando Omero
che Achille e la sua gente
diè alla guerra il suo maniero
e nell'orrore fece strage
finché il sangue ormai al cimiero
anche morte al fin offese
già bastante del martirio
che le genti spesso avvalla
il pensiero mio e il sospiro
nell'angoscia già si affanna...
...vidi un bimbo che piangeva
le sue lacrime, beato,
che d'altro pianto non sapeva
guardando a terra il suo gelato
Opera scritta il 04/05/2017 - 15:38
Da anto taglia
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Commenti
Grazie Paolo, a presto un saluto
anto taglia 05/05/2017 - 09:47
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Grazie Paolo, a presto un saluto
anto taglia 05/05/2017 - 09:47
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Bella poesia,Antonio 5*
Paolo Perrone 05/05/2017 - 09:24
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