L'etimologia del mio male
Ha un sapor quasi bruno
È ove non c'è luce.
Nel buio mi rassicuro
mi sento nel mio mondo.
Sola ma con me stessa
Ha un sapor quasi bruno
È ove non c'è luce.
Nel buio mi rassicuro
mi sento nel mio mondo.
Sola ma con me stessa
La solitudine porta ordine,
nel mio cuore,
nella mia testa
faccio spazio,
mi sento svuotata
e non manovrata.
Riflessioni, dentro me
Tenebre che pervadono.
Gente non entrate nel mio mondo
fa paura.
Nelle tenebre della notte
socchiudo i miei occhi
e viaggio ove il buio mi porta.
I riflessi di luce attiveranno i miei sensi.
È mattina in un istante
un altro giorno deve passar
finché,
la notte non sarà di nuovo mia...
Opera scritta il 26/07/2017 - 00:18
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Commenti
La solitudine può illuminare.. come una buona compagnia. Un bel componimento
Francesco Gentile 26/07/2017 - 13:09
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JENNI... Il fascino della notte...quando è stellata vi si puo trovare il Paradiso.
Lascia acceso un lume per non farla diventare troppo buia, lei sul far della sera tornerà sempre a trovarti stanne certa...diventa sua amica!!!!
Lascia acceso un lume per non farla diventare troppo buia, lei sul far della sera tornerà sempre a trovarti stanne certa...diventa sua amica!!!!
mirella narducci 26/07/2017 - 11:09
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bella si ma un contenuto negativo. via il malumore e vivi nella luce 5+
enio2 orsuni 26/07/2017 - 10:51
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***** molto bella… descrivi benissimo sensazioni che conosco
Marilla Tramonto 26/07/2017 - 10:44
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molto bella ben costruita complimenti
GIANCARLO "LUPO" POETA DELL 26/07/2017 - 09:04
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