La memoria è il tuo ritorno che mi attrae
è un assillo che divora le mie parole
è la frustrante passione annientata
da momenti troppo antichi
è il tuo passeggiare cadenzato dal male che ho dentro
è la consuetudine che rappresenti nel sogno
è il risveglio che mi bagna gli occhi
è la notte ubriaca che dice basta
e suo malgrado resta senza magnifica chiusa.
è un assillo che divora le mie parole
è la frustrante passione annientata
da momenti troppo antichi
è il tuo passeggiare cadenzato dal male che ho dentro
è la consuetudine che rappresenti nel sogno
è il risveglio che mi bagna gli occhi
è la notte ubriaca che dice basta
e suo malgrado resta senza magnifica chiusa.
Opera scritta il 09/08/2017 - 16:16
Da Fabio Piana
Letta n.922 volte.
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Commenti
I cassetti della memora pur se chiusi,
a volte però si Riaprono!
a volte però si Riaprono!
Giuliana 2 Marinetti 2 09/08/2017 - 18:18
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Un ritmo sincopato per una bella poesia suggestiva e densa di metafore. Giulio Soro
Giulio Soro 09/08/2017 - 18:08
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