Mi sembra ancora un sogno quando mio padre mi parlava del Africa e del canto dei nomadi. Diceva sempre, che il mio pianto era una nenia, e così narrava:
Fra le dune e alture scoscese del Sahara i nomadi viaggiavano di notte, e di giorno si accampavano con i loro cammelli dietro quelle alture sabbiose.
Senza nessuna tregua del sole, impiantavano le tende, formando un cerchio, aspettando il tramonto per riprendere il loro cammino.
Durante il viaggio, di notte, sotto un chiarore lunare, intonavano il loro canto, una nenia.
Le note sfioravano la sabbia e poi, issate dal vento e trascinate fino a quel minareto, dove si confondevano con la preghiera del fedele che inneggiava "Allah" e cosi via …
Ne aveva fantasia mio padre!
Fra le dune e alture scoscese del Sahara i nomadi viaggiavano di notte, e di giorno si accampavano con i loro cammelli dietro quelle alture sabbiose.
Senza nessuna tregua del sole, impiantavano le tende, formando un cerchio, aspettando il tramonto per riprendere il loro cammino.
Durante il viaggio, di notte, sotto un chiarore lunare, intonavano il loro canto, una nenia.
Le note sfioravano la sabbia e poi, issate dal vento e trascinate fino a quel minareto, dove si confondevano con la preghiera del fedele che inneggiava "Allah" e cosi via …
Ne aveva fantasia mio padre!
Opera scritta il 11/08/2017 - 18:58
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Riverberi lontani di pensieri e parole fermate indelebili nel cuore di figlia....
Molto belli ..5*
Molto belli ..5*
Annamaria Palermo 16/08/2017 - 16:54
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Belle immagini, ben scritte e presentate con grazia. bello il ricordo del padre...ciaociao. 5*
Spartaco Messina 12/08/2017 - 16:48
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Muslim Inspiration
Salvatore Armando Cipriano 11/08/2017 - 23:40
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