Stupore di una notte
di mezza estate.
Son quattro case
tinte dalla luna.
Gli scuri appena accostati.
E la fontana mormora
vecchie filastrocche
ai portici silenti.
Solo il passo risuona
sull'acciottolato.
Senza fretta,
che' il freddo ora non morde.
di mezza estate.
Son quattro case
tinte dalla luna.
Gli scuri appena accostati.
E la fontana mormora
vecchie filastrocche
ai portici silenti.
Solo il passo risuona
sull'acciottolato.
Senza fretta,
che' il freddo ora non morde.
Opera scritta il 30/08/2017 - 00:42
Da maria clara
Letta n.1189 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
come in una fiaba
solo mormorii e magia di una "fotografia"
solo mormorii e magia di una "fotografia"
laisa azzurra 30/08/2017 - 15:46
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La poesia bellissima, come certi occhi, che con un ricamo di trucco traducono sensazione rimaste sulla porta
Stupore di notte
e mezza l'estate....
quattro le case e tanta
tanta luna...
Stupore di notte
e mezza l'estate....
quattro le case e tanta
tanta luna...
Francesco Di Mare 30/08/2017 - 15:38
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Hai la capacità di dire molto con poco. Come piace a me.Anche nelle mie poesie che ti invito a leggere cerco di fare cosi.
antonio girardi 30/08/2017 - 14:43
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Una breve poesia che racconta uno scorcio d'estate con versi che dire splendidi é riduttivo perché c'è una sensibile ricerca di sensazioni belle permeate di immagini delicate che solo un animo attento e genuino può produrre.Veramente bella cara Maria sei una poetessa da tenere d'occhio.
antonio girardi 30/08/2017 - 14:34
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che bel paese hai descritto,ciao
andrea sergi 30/08/2017 - 10:18
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Bellissime immagini! Complimenti
Giulia Bellucci 30/08/2017 - 08:16
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