Alla fine del viaggio,
guarderò indietro
Conterò i giorni sprecati
e l'assenza del senso.
Riderò delle mie pretese
e delle mie sofferenze.
Saran soltanto segni
quelli che ho lasciato,
un passaggio di nebbia
tutto il mio dolore.
E le ore passate alla
finestra ad aspettare
mi diranno che
ho sprecato il mio corpo
e la mia valanga d'amore.
Alla stazione
dell'ultimo viaggio
butterò i miei fardelli,
del rancore
del sospetto.
In un piccolo cencio
mi terrò l'amore
e riderò
di quelle foto appese
nella stazione del mio
ultimo viaggio.
guarderò indietro
Conterò i giorni sprecati
e l'assenza del senso.
Riderò delle mie pretese
e delle mie sofferenze.
Saran soltanto segni
quelli che ho lasciato,
un passaggio di nebbia
tutto il mio dolore.
E le ore passate alla
finestra ad aspettare
mi diranno che
ho sprecato il mio corpo
e la mia valanga d'amore.
Alla stazione
dell'ultimo viaggio
butterò i miei fardelli,
del rancore
del sospetto.
In un piccolo cencio
mi terrò l'amore
e riderò
di quelle foto appese
nella stazione del mio
ultimo viaggio.
Opera scritta il 03/11/2010 - 16:17
Letta n.1437 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
La chiusa è il degno epilogo di questo bel poetare. Complimenti!
Francesco e Barbara 18/11/2010 - 22:28
--------------------------------------
complimenti patrizia..molto intensa
antonyo
antonyo
antonyo 04/11/2010 - 19:21
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.