Dirle mai
Giunta alla soglia
Di un tramonto che ti sta spengendo
Fragile come una foglia
Alzi le mani, gridi "io mi arrendo "
Di un tramonto che ti sta spengendo
Fragile come una foglia
Alzi le mani, gridi "io mi arrendo "
Tutto nero ciò che vedi
Il sole c' era prima
Ti abbatti, nn stai in piedi
Cadi a terra, ogni cosa per te è una cima
Ti senti completamete sepolta
Uno spiraglio..poi dal basso guardi l' alto
Dentro te vuol resuscitare una svolta
Ti giunge una forza che corrode l' asfalto
Tutto a un tratto ritrovi vigore
Ti sentivi ormai persa
Ciò che credevi perso con disonore
Adesso fa la strada inversa
Finché batte forte il cuore
Tu fanciulla fragile abbatterti non vuoi
Al gelo una rosa muore
Tu sei calda,ancor rinascere puoi
Rialzarsi sarà dura
Come con pugni abbatter delle mura
Ma so', ce la farai
Perché alla vita non si dice no,....mai!
Opera scritta il 06/11/2017 - 02:52
Letta n.937 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Molto bella questa poesia, sul cadere e il rialzarsi, sulla foga con cui si affronta di nuovo la vita. Giulio Soro
Giulio Soro 06/11/2017 - 18:25
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Molto bella... se non si cade, non si saprà mai quanto è bella la salita, con nuova energia guardi in alto, che meraviglia!!!
margherita pisano 06/11/2017 - 18:02
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Bella!
E.E.
E.E.
Ernest Eden 06/11/2017 - 09:29
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