Quando guidi da solo, di notte
sperando che il mattino non arrivi mai;
quando la gente ti guarda
ma non ti vede;
quando incontri la felicità nello sguardo dei tuoi
figli
e cerchi di nascondere la paura che c'è nel tuo;
quando tenti di arginare la furia del fiume in piena
mentre l'acqua invade anche gli ultimi anfratti di speranza;
quando tutto questo è la tua quotidianità
allora chiudere gli occhi per un attimo
è come aggrapparsi all'ultima roccia
prima della caduta.
sperando che il mattino non arrivi mai;
quando la gente ti guarda
ma non ti vede;
quando incontri la felicità nello sguardo dei tuoi
figli
e cerchi di nascondere la paura che c'è nel tuo;
quando tenti di arginare la furia del fiume in piena
mentre l'acqua invade anche gli ultimi anfratti di speranza;
quando tutto questo è la tua quotidianità
allora chiudere gli occhi per un attimo
è come aggrapparsi all'ultima roccia
prima della caduta.
Opera scritta il 15/11/2017 - 17:25
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Commenti
molto bella pur essendo triste
GIANCARLO POETA DELL'AMORE 15/11/2017 - 18:59
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E' come aggrapparsi all'ultima roccia prima della caduta, c'è un senso di inesorabilità, come se le cose dovessero per forza andare in un verso. C'è un tuffo che è una caduta in un mare che brucia la pelle. Molto piaciuta. Giulio Soro
Giulio Soro 15/11/2017 - 18:04
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