Infuriano le visioni improvvise,
con ragion le disprezzo se contrasto
avranno nel mondo, e il campo devasto
con sovrumano volere, recise,
morran tra le crepe di realtà intrise
radici; ch' invan parole accatasto,
per l’adagio dissolvere d’ infausto
conflitto che d’annientarmi promise.
Poi che respingo i sussurri d’intesa,
avverso pur la contrada a me incline,
le rinate gemme, i fraintesi abbracci;
fremo per spegnere una vita offesa,
amare di una stagione il suo fine,
scurir fin che nuova fine rintracci.
Franco
con ragion le disprezzo se contrasto
avranno nel mondo, e il campo devasto
con sovrumano volere, recise,
morran tra le crepe di realtà intrise
radici; ch' invan parole accatasto,
per l’adagio dissolvere d’ infausto
conflitto che d’annientarmi promise.
Poi che respingo i sussurri d’intesa,
avverso pur la contrada a me incline,
le rinate gemme, i fraintesi abbracci;
fremo per spegnere una vita offesa,
amare di una stagione il suo fine,
scurir fin che nuova fine rintracci.
Franco
Opera scritta il 25/11/2017 - 12:14
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