Come le stille di rugiada del mattino
O come quel vento
Che si perde oltre le montagne
Poco dopo il sorgere del sole.
So anche che vorresti avere
Gli stessi occhi del cielo
Per poter al meglio scrutare
Ogni luogo mai prima d’ora da te raggiunto
E lì stringerti al calore
Delle mani ferite dei bambini poveri di strada
Con il loro sorriso e le loro parole colme di speranza.
Ma capisco il perché
Te ne stai nella tua stanza,spoglia
Come lo può essere un autunno al suo finire
Rannicchiata in un angolo
Con questi tuoi impossibili sogni
Ingovernabili come l’ardore d’un bacio
Aspettato da tempo.
Sogni questi che ti tengono aggrappata alla vita
Consumata dalla tua inesorabile malattia.
Però quanto vorrei
Che sentissi i passeri al di fuori della finestra
Cantare ancora il giorno
E le lacrime scendere dal mio viso......
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da tanto che non ti commento...
ti ritrovo questa sera con questa profonda e toccante poesia...
dietro a queste tue parole trovo la
tua immensa sensibilità...
la libertà dell'animo è tutto
il tuo cuore.
A te un grande abbraccio ciao caro
profondamente bella
complimenti