In quel sogno reale
Ricordo quella notte
immerso tra sogno e realtà,
seduti a quel tavolo tra brindisi,
sguardi e false identità.
Ero seduto di fronte a te Paky,
ma tu eri ovunque,
immensamente bella
e pensai subito ad un miraggio.
I miei pensieri travolgenti,
i tuoi sguardi eccitanti, i nostri silenzi...
Mille dubbi e promesse,
i tuoi discorsi interminabili
e ancora i miei silenzi.
Tra un bicchiere di Chianti e l'altro
si nascondeva un forte e prepotente sentimento,
fatto di sesso, amore e dolce tormento;
quella forte sensazione mi rapiva a tradimento.
Pensieri e sguardi si scioglievano dinanzi a noi
su quella rossa fiamma di candela,
ed io lì che poi
ti spogliavo con gli occhi e nessuno se ne accorgeva.
Si discuteva sul senso della vita,
la vita di tutti,
sul destino che ognuno di noi
s'illude di poter scegliere,
e che poi puntualmente il tempo
finisce col pareggiare i conti senza sconti.
Mia dolce Paky,
rimiravo il tuo volto come fosse l'ultima volta,
cercavo dolcemente di stringere la tua mano fredda,
fissavo le tue labbra, i tuoi occhi,
e pensavo...pensavo...
Pensavo convinto di aver già vinto,
pensavo che non c'è un tramontare o un sorgere
più bello del tuo sguardo
e che sarai sempre e comunque
il mio dolce e tenero traguardo.
immerso tra sogno e realtà,
seduti a quel tavolo tra brindisi,
sguardi e false identità.
Ero seduto di fronte a te Paky,
ma tu eri ovunque,
immensamente bella
e pensai subito ad un miraggio.
I miei pensieri travolgenti,
i tuoi sguardi eccitanti, i nostri silenzi...
Mille dubbi e promesse,
i tuoi discorsi interminabili
e ancora i miei silenzi.
Tra un bicchiere di Chianti e l'altro
si nascondeva un forte e prepotente sentimento,
fatto di sesso, amore e dolce tormento;
quella forte sensazione mi rapiva a tradimento.
Pensieri e sguardi si scioglievano dinanzi a noi
su quella rossa fiamma di candela,
ed io lì che poi
ti spogliavo con gli occhi e nessuno se ne accorgeva.
Si discuteva sul senso della vita,
la vita di tutti,
sul destino che ognuno di noi
s'illude di poter scegliere,
e che poi puntualmente il tempo
finisce col pareggiare i conti senza sconti.
Mia dolce Paky,
rimiravo il tuo volto come fosse l'ultima volta,
cercavo dolcemente di stringere la tua mano fredda,
fissavo le tue labbra, i tuoi occhi,
e pensavo...pensavo...
Pensavo convinto di aver già vinto,
pensavo che non c'è un tramontare o un sorgere
più bello del tuo sguardo
e che sarai sempre e comunque
il mio dolce e tenero traguardo.
Opera scritta il 15/12/2017 - 09:57
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Un ricordo vivo nel tuo cuore
che neanche il tempo potrà cancellare
Poesia intensa di emozioni
e sensazioni
Ciao Marco
Maria Cimino 15/12/2017 - 23:12
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Bella, quanto ardore!
Grazia Giuliani 15/12/2017 - 22:47
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se potessi ti aiuterei lo giuro torna PAKY comunque bel sogno
GIANCARLO POETA DELL'AMORE 15/12/2017 - 22:44
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