Salgo i gradini di pietra.
Saluto il ritorno di questo lieto giorno,
mi inoltro nella grande volta ombrosa.
Saluto il mattino di Pentecoste.
Saluto il ritorno di questo lieto giorno,
mi inoltro nella grande volta ombrosa.
Saluto il mattino di Pentecoste.
La lettura è tratta da Luca 24,
quando Cristo ritorna dai suoi amati.
Guardo gli apostoli di pietra,
penso che per qualcuno è giusto così.
Vorrei anch’io esser fatto di pietra.
Così non dovrei vedere
una bellezza impossibile da definire,
una bellezza impossibile da credere.
Una bellezza impossibile da sopportare.
Il sangue somministrato a piccoli sorsi,
il tuo odore ancora sulle mie mani,
mentre porto la tazza alle labbra.
Nessun Dio su nel cielo.
Nessun demone sotto al mare,
sarebbe riuscito come hai fatto tu, piccola,
a mettermi in ginocchio.
Quando esco mi siedo sui gradini di pietra,
senza niente da fare.
Disperato e spossato, piccola
dalla tua assenza.
Opera scritta il 27/12/2017 - 17:34
Da Giulio Soro
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Commenti
Bellissima Giulio, intensamente bella... le pietre custodi di antiche dimore, dove l'anima si posa... non solo per riposare, c'è un'energia che scorre. Ciao
Margherita Pisano 28/12/2017 - 15:28
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Molto Bella Giulio. Complimenti!!
Piccolo Fiore 28/12/2017 - 09:12
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Mi piace il senso che mi trasmette, e poi.. credo che ci sia molta anima nelle pietre che ci sorreggono..
Francesco Gentile 27/12/2017 - 23:40
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molto piaciuta Giulio
buona serata
buona serata
GIANCARLO POETA DELL'AMORE 27/12/2017 - 21:17
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