Tieni a mente le coordinate di questa scia
Mentre strappi pezzi di nuvola
Dove stesi siamo incendio e cenere
Issa come vela anche questa pioggia oculare
Vanità divise e culle di brina
Ti sento in ogni capello
Tana per l'inquinamento cosmico
Da liquidi, maledizioni per gli astri dormienti
Su nubi all'ipoclorito di sodio
Estratte da un disco metallico
Stese ad asciugare con la tua pelliccia a prua
Scorre in me materia oscura, àncora
Inerme come foglia sui tuoi rami
Lunghi sulla mia corteccia, vibra
Mentre radici di te fioriscono
Sento i tuoi passi,scruti e scendi
Incespicando sull'arida terra che mi appartiene
Ho dimenticato la sua fine
Sapiente scelta di non generare energia
Dalle rotazioni animali, calde
Impartisco ordini alle ombre, brucio incensi
Imploro il sole dentro te
Ungendo i devoti legni orientali
Ebano, giaciglio per organismi difettosi
Progenie di un ventre riparatore
Incapace di somministrare cure
Ogni soffio è speranza, scopami i fiori
Con pillole in partenza, l'idrometeora di sangue
Compagna solitudine
Tagliamo il vento.
«Amore, per favore, una parola»
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Carica di mille e più sensazioni.
e se sto sbagliando a interpretare
la tua poesia..ti chiedo scusa.
Spero comunque che quel vento
ti porti quella dolce parola
che desideri.
Ciao Gianna buona domenica.