Un abito bianco, con uno strascico lunghissimo...
L'ho sempre sognato,sin da quando ero piccola e credevo nelle favole.
Invece eccomi qui, ho già 35 anni e non so cosa significhi baciare un ragazzo.
Eppure il mio cuore palpita e si innamora...ma nessuno si affaccia in questa mia triste esistenza.
Mi accontento così di guardare il mare,di seguire i voli dei gabbiani, di seguire la scia degli aeroplani...e sognare un avvenire ,che non giungerà mai.
Questo mondo non è fatto per chi dalla vita ha ricevuto uno schiaffo così grande,che le ha rubato persino i sogni
No...no...io sogno ancora...
e forse è proprio questo il mio male.
Vorrei correre,ballare,abbracciare qualcuno che mi ami,donare il cuore...Ma alle gambe ho due tutori,che mi consentono a malapena di mettere qualche passo.La mia casa è munita di passamano in ogni stanza,il mio bagno è munito di appigli,che mi permettono di non cadere.
A passeggio? Si, mi piace passeggiare,sentire la brezza del mare sulla pelle,sentire il vociare Delle persone che mi passano accanto.
Passeggio sempre,ma su una sedia a rotelle, spinta da qualcuno pagato da mia madre,ormai vecchia e senza forze.
È per lei che vivo, è per lei che soffro!
Quando a nove anni ho fatto quel volo di dieci metri e sono ripiombata sull'asfalto di quella strada,lei mi ha richiamata alla vita...lei ha lottato in mille modi:mi ha fatto ascoltare della musica,mi ha raccontato mille favole...
Io ascoltavo,udivo quella voce lontana..lontana..ma era così Pacifico quel posto...fluttuavo come su una nuvola bianca...ero in volo...
Ma le lacrime di una madre vanno sempre asciugate,il suo pianto va sempre ascoltato...
Ed io ho aperto gli occhi,dopo tre mesi di buio.
Il mondo era cambiato...le voci erano diverse, i rumori non erano quelli di casa mia.
Attorno a me volti sconosciuti,facce sorridenti,facce bagnate di lacrime...
Ed io lì immobile,che non sapevo più ordinare al mio corpo di muoversi,di camminare, né alla mia lingua di parlare.
Ero viva? Potevo riprendere tra le mani la mia vita?
No.ero immobile,non riuscivo a parlare...capivo ciò che diceva tutta quella gente attorno a me,capivo che la loro felicità sarebbe dovuta essere anche la mia.
Invece avrei voluto piangere e non riuscivo a farlo.
La mia mamma sorrideva e piangeva nello stesso tempo...Per lei dovevo sforzarmi di essere felice anch'io.
Un timido sorriso fiorì sulle mie labbra e tutti gridarono al miracolo.
Diagnosi:Lesione celebrale con liquido sparso per tutto il cervello.
Ma ero forte: ho imparato a parlare,a sorridere,,a scrivere, a camminare penosamente coi tutori...
Ho conseguito persino il diploma...ma non ho più potuto piangere...non ho più potuto avere un innamorato..
Il mio cuore batte e dentro di esso vi sono le emozioni più struggenti...
Vorrei far parte della vita, di quella vera...ma la mia è legata ad una sedia a rotelle,ad amori non corrisposti,al piccolo mondo che non mi permetterà mai di godere del batticuore per un amore sbocciato sui banchi di scuola...dell'_amore che che consenta di dividere l'esistenza con un uomo.
È vita?
Guardo il cielo e seguo il volo di due gabbiani,che si rincorrono felici...
Anch'io sono stata su una nuvola, ho guardato il mondo dall'alto,ho sognato cieli liberi e tanta gioia...
E guardo il mare e la spuma che si sprigiona dalle onde, che si infrangono sugli scogli.
Guardo il cielo e penso che nulla è più bello del suo azzurro.
Chiudo gli occhi e sogno un abito bianco, un lungo strascico,un principe azzurro...
I sogni, solo quelli, non potranno mai portarmeli via!
L'ho sempre sognato,sin da quando ero piccola e credevo nelle favole.
Invece eccomi qui, ho già 35 anni e non so cosa significhi baciare un ragazzo.
Eppure il mio cuore palpita e si innamora...ma nessuno si affaccia in questa mia triste esistenza.
Mi accontento così di guardare il mare,di seguire i voli dei gabbiani, di seguire la scia degli aeroplani...e sognare un avvenire ,che non giungerà mai.
Questo mondo non è fatto per chi dalla vita ha ricevuto uno schiaffo così grande,che le ha rubato persino i sogni
No...no...io sogno ancora...
e forse è proprio questo il mio male.
Vorrei correre,ballare,abbracciare qualcuno che mi ami,donare il cuore...Ma alle gambe ho due tutori,che mi consentono a malapena di mettere qualche passo.La mia casa è munita di passamano in ogni stanza,il mio bagno è munito di appigli,che mi permettono di non cadere.
A passeggio? Si, mi piace passeggiare,sentire la brezza del mare sulla pelle,sentire il vociare Delle persone che mi passano accanto.
Passeggio sempre,ma su una sedia a rotelle, spinta da qualcuno pagato da mia madre,ormai vecchia e senza forze.
È per lei che vivo, è per lei che soffro!
Quando a nove anni ho fatto quel volo di dieci metri e sono ripiombata sull'asfalto di quella strada,lei mi ha richiamata alla vita...lei ha lottato in mille modi:mi ha fatto ascoltare della musica,mi ha raccontato mille favole...
Io ascoltavo,udivo quella voce lontana..lontana..ma era così Pacifico quel posto...fluttuavo come su una nuvola bianca...ero in volo...
Ma le lacrime di una madre vanno sempre asciugate,il suo pianto va sempre ascoltato...
Ed io ho aperto gli occhi,dopo tre mesi di buio.
Il mondo era cambiato...le voci erano diverse, i rumori non erano quelli di casa mia.
Attorno a me volti sconosciuti,facce sorridenti,facce bagnate di lacrime...
Ed io lì immobile,che non sapevo più ordinare al mio corpo di muoversi,di camminare, né alla mia lingua di parlare.
Ero viva? Potevo riprendere tra le mani la mia vita?
No.ero immobile,non riuscivo a parlare...capivo ciò che diceva tutta quella gente attorno a me,capivo che la loro felicità sarebbe dovuta essere anche la mia.
Invece avrei voluto piangere e non riuscivo a farlo.
La mia mamma sorrideva e piangeva nello stesso tempo...Per lei dovevo sforzarmi di essere felice anch'io.
Un timido sorriso fiorì sulle mie labbra e tutti gridarono al miracolo.
Diagnosi:Lesione celebrale con liquido sparso per tutto il cervello.
Ma ero forte: ho imparato a parlare,a sorridere,,a scrivere, a camminare penosamente coi tutori...
Ho conseguito persino il diploma...ma non ho più potuto piangere...non ho più potuto avere un innamorato..
Il mio cuore batte e dentro di esso vi sono le emozioni più struggenti...
Vorrei far parte della vita, di quella vera...ma la mia è legata ad una sedia a rotelle,ad amori non corrisposti,al piccolo mondo che non mi permetterà mai di godere del batticuore per un amore sbocciato sui banchi di scuola...dell'_amore che che consenta di dividere l'esistenza con un uomo.
È vita?
Guardo il cielo e seguo il volo di due gabbiani,che si rincorrono felici...
Anch'io sono stata su una nuvola, ho guardato il mondo dall'alto,ho sognato cieli liberi e tanta gioia...
E guardo il mare e la spuma che si sprigiona dalle onde, che si infrangono sugli scogli.
Guardo il cielo e penso che nulla è più bello del suo azzurro.
Chiudo gli occhi e sogno un abito bianco, un lungo strascico,un principe azzurro...
I sogni, solo quelli, non potranno mai portarmeli via!
Opera scritta il 14/01/2018 - 17:30
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Commenti
una vita triste molto bello il tuo vivere un sogno molto scorrevole
GIANCARLO POETA DELL'AMORE 15/01/2018 - 16:15
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Gianna, a volte i sogni sono l'unica cosa bella che la vita ci riserva. Spesso non si possono realizzare, come in questo caso, ma aiutano a vivere, pur sapendo che nulla potrà cambiare il corso della vita
Teresa Peluso 14/01/2018 - 22:18
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Se i sogni sono solo illusioni che non intendiamo realizzare, allora sono puramente inutili. Bugie che amiamo raccontarci. Prima o poi, ci si sveglia.
Gianna Giuliana Scherzavi 14/01/2018 - 22:03
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***** bellissimo!!!
Marilla Tramonto 14/01/2018 - 21:31
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***** bellissimo!!!
Marilla Tramonto 14/01/2018 - 21:31
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Una storia speciale... di vita, di emozioni... mi hai commosso tanto Teresa bellissimo!
Margherita Pisano 14/01/2018 - 21:27
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Neppure io Teresa
Margherita Pisano 14/01/2018 - 21:18
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Nulla succede per caso. Non esistono le coincidenze. Spesso non sappiamo leggere il presente se non con gli occhi. ma l'anima vive e attende. La certezza che c'è qualcosa che succederà ancora. la consapevolezza che nulla può essere già la fine, ma l'inizio che non riusciamo ad intravvedere ma che ci sarà.
ALFONSO BORDONARO 14/01/2018 - 21:08
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triste, ma bellissimo
ci si aggrappa alla vita per se stessi o per coloro che amiamo...
ma i sogni, Terry...i sogni sono quel carburante che mette in moto i motori e ci permette di non morire "dentro".
ci si aggrappa alla vita per se stessi o per coloro che amiamo...
ma i sogni, Terry...i sogni sono quel carburante che mette in moto i motori e ci permette di non morire "dentro".
laisa azzurra 14/01/2018 - 21:05
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Non riesco a commentare
Teresa Peluso 14/01/2018 - 20:50
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