OPERA

Non curiamo la malattia
per allungare la guarigione
e non fermiamo il dolore
per aspettare lo scoppio d'amore
che esploderà in mille colori
lanciati sulle facciate dei palazzi,
nelle città, tra i passanti
schegge di luce
sulle sudate fronti
tra i ricci della ragazza qui accanto
tracce di lei in ogni dove
nell'ultima vampa cenerea di sigaretta
nei brividi di una lattina gelata
in questa notte gelida
manchi tu
il mio fuoco
che domani tornerà ad ardere
ma domani è troppo tardi
il sangue scorre ora
il cuoro esplode ora
e quando cadrà sarà foglia secca
ma se lo coglierai esangue
donagli un seme di speranza
tu, sfuggente mia luna
tu, gli ridarai vita
per sorridere insieme nel vento calmo
per tenerci più forte nella prossima burrasca
nell'aria furiosa
la foglia resterà sospesa
la luna, fissa al centro del mondo
per potersi specchiare
per potersi finalmente guardare
per potersi andare a baciare
lì, in quel punto di linea
che unisce mare e cielo

Opera scritta il 07/02/2018 - 19:51

Da Ernest Eden

Letta n.1005 volte.

Grazie!
E.E.

Ernest Eden 12/02/2018 - 08:53

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Bella Ernest.

Luca Fiazza 12/02/2018 - 01:14

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molto bella

laisa azzurra 08/02/2018 - 09:03

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Bravo 5 pù

francesco cau 2 07/02/2018 - 22:32

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