Déjà vu, di nuovo tu
Vibrazione di un istante eterno,
soliloquio di un vissuto che ritorna.
Nomade ricordo di una vita sospesa
che resta ancorata nell'anima indifesa.
soliloquio di un vissuto che ritorna.
Nomade ricordo di una vita sospesa
che resta ancorata nell'anima indifesa.
Un viaggio mnestico oltre la coscienza,
un bizzarro subconscio
che invade l'essenza
e si sintonizza sulla mia frequenza.
Déjà vu, di nuovo tu...
T'ho vissuto o m'hai rapito?
Credo forse di non aver capito.
Sei del tutto irrazionale,
una sorta di ponte spazio-temporale.
Sequenza empirica di immagini e parole
che si riverberano nel tempo,
viaggiano indisturbate sull'onda del vento
e si scaglian violente sui sentieri della mente.
Specchio riflesso di una vita vissuta,
plumbea presenza di un'anima passata;
misteriosa reminescenza dall'anima errante
che si nutre del folle dubbio d'un vago presente.
Opera scritta il 12/02/2018 - 13:10
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Stupendamente bella.
Complimenti Marco ciao
Maria Cimino 13/02/2018 - 20:09
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a chi nn è capitato?
molto bella
molto bella
laisa azzurra 12/02/2018 - 20:13
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