Oggi, finalmente donna
- donna-
provenzale forse questo mio modo
d’immaginarti
in un immondo mondo che
t’ha saziata di bocconi amari,
ingoiati e mandati giù a forza.
Tanti i compromessi!
Ricordi di te... un tempo
-le braccia incurvate-
al peso dei secchi d’acqua.
T’affiancasti a l’uomo
per voler divino ma,
talvolta anzi no, spesso
-lui -
nemico… boia.
Stupir ti voglio allora
dicendoti che t’amo,
quasi fosse una richiesta di perdono
a nome di ogni uomo
la cui vita scorre, sì
ma nei tuoi occhi,
fra le tue deliziose labbra,
fra le tue abili mani,
mentre con fierezza
t’ammali nel silenzio
e,nello stesso silenzio …piangi!
Ma l’otto marzo tu
devi essere felice;
è la tua festa!
Come tribù di indiani,
uomini in fila, tutti però
con la mimosa in mano.
Dovrai cancellar all’improvviso
di vita brutti i tuoi ricordi che
diverranno invece il vento che
asciugar dovrà
le lacrime versate.
Intanto tu…donna rimani!
intanto tu donna…rimani!
intanto io uomo…ti rispetto!
Luiano Capaldo 08 marzo '18
****Ogni giorno seguo questi pensieri ma solo in questa data voglio scriverli recitarli e a te dedicarli- donna di chi hai saputo trasformare in uomo***
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