Strimpella da solo il mio piano.
Assente il maestro,
suona delle note assai confuse.
Non intercetta la giusta chiave,
se di violino o di basso.
Tasta il Do del mio dolore,
poi il Re per ricordarmi.
Mi ricordo ancora le dolci melodie che suonavamo.
Dalla scogliera rubavo le note al mare,
quando questo fra le scogli si infrangeva
e in quella schiuma che lasciava,
io nell’estasi cadevo.
Il vento nelle mie orecchie frusciava
come suoni di violino.
Io udivo
e commosso nel mio viso qualche lacrima scorsi.
Anche il sole mi parlava,
quando la mia musica udiva
e sorgendo tra le mie note si stese,
mentre la luna da lassù commossa
in assenza cadde.
E cosi le stelle custode
lo spartito chiusero
ed io adesso chiudo il coperchio della tastiera.
Assente il maestro,
suona delle note assai confuse.
Non intercetta la giusta chiave,
se di violino o di basso.
Tasta il Do del mio dolore,
poi il Re per ricordarmi.
Mi ricordo ancora le dolci melodie che suonavamo.
Dalla scogliera rubavo le note al mare,
quando questo fra le scogli si infrangeva
e in quella schiuma che lasciava,
io nell’estasi cadevo.
Il vento nelle mie orecchie frusciava
come suoni di violino.
Io udivo
e commosso nel mio viso qualche lacrima scorsi.
Anche il sole mi parlava,
quando la mia musica udiva
e sorgendo tra le mie note si stese,
mentre la luna da lassù commossa
in assenza cadde.
E cosi le stelle custode
lo spartito chiusero
ed io adesso chiudo il coperchio della tastiera.

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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
piaciuta
Sal 5*



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Molto bella,complimenti Salvatore.


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UN COINVOLGENTE VERSEGGIO...
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veramente bella 



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