GRAZIE NATURA di Enio 2
e un ramo, la cerasa
era così persuasa
de stassene ar sicuro da ogni cosa.
Così, in mezzo ar fojame
vedeva tutto rosa.
Ma come tutto ha termine,
quanno che fu matura
ecco un infame:
un tizzio assai goloso de la frutta,
je fece un bucio e se la magnò tutta.
Quello era er vermine!
La vita è questa:
ner mezzo der fojame de la vita
si nun te sai difenne
ce pòi lassa’ le penne
perché c’è sempre quarche parassita
che te pò fa’ la festa
e allora sì, è finita.
Questo vabbe’ pe’ noi.
Ma la cerasa poi,
senza l’amico, quanno ch’è matura,
quarcuno va in campagna
la coje e se la magna.
Grazzie natura
che a noi ciai dato ‘sto ber privileggio
invece che ar cilieggio!
Ma, ciai dato quarche artra fregatura...
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leggo poco, faccio pochi commenti.
Il fatto è -come vogliono gli eventi-
che la vecchiaia avanza prepotente.
Sto combattendo una brutta artrosi
che ha raggiunto ormai l'apoteosi.
Finché potrò pubblicherò poesia
e leggerò le vostre quando posso.
Se riuscirò a saltare questo fosso
e liberarmi di questa apatia
sicuro che ritornerò com'ero
almeno spero...
Vi abbraccio con affetto e grazie a tutti della v.s presenza
Enio
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Le ciliegie sono frutti prelibati, anche con qualche piccolo intruso, danno grazia al palato! Bravo!
Bravo Enio!
a noi ci mangiano ben altri affamati
ma la fregatura nn ce l'ha data la natura, Enio caro
guarda caso è un pò come fossimo cerase buone e cerase cattive che guastano le altre
ciao Enio