OPERA

Come una foglia precocemente
ingiallita,
se ne andava piano piano
la vita di mio padre
in una lunga estate calda.
Bologna due agosto;
un boato,
si ferma l’orologio della stazione
si ferma la vita, il mondo,
vite spezzate in un attimo
da una vile mano.
Primi colori, primi profumi
prime notte stellate
primi cieli azzurri
prima estate di mio figlio.

Opera scritta il 04/06/2018 - 17:57

Da giovanni benvenuto vavassori

Letta n.1040 volte.

Un grande dolore tradotto in poesia con immagini efficaci e dolci rimpianti.
Un grandissimo saluto di solidarietà

GIOVANNI PIGNALOSA 05/06/2018 - 18:34

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Giovanni,
commovente
ricordiamo quel giorno come uno dei più tristi della ns vita, della ns storia

laisa azzurra 05/06/2018 - 16:18

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Versi carichi di emozione, che calano in un dramma privato accanto alla tragedia di un Paese.
Nella chiusa la speranza di una vita che viene al mondo...
Molto apprezzata

PAOLA SALZANO 05/06/2018 - 12:40

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Il ricordo struggente di chi come te ha dentro un dolore immenso,una strage per mano di vigliacchi e tanti che non ci sono piu e che noi vogliamo onorare,e la nascita di una vita nuova che muove passi nel futuro.
bellissimi versi.

Marina Lolli 04/06/2018 - 21:44

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Toccante, bella...
non so aggiungere altro.

Grazia Giuliani 04/06/2018 - 20:13

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Efficace come uno scatto che cattura un momento. Complimenti.

Atrebor Atrebor 04/06/2018 - 19:56

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