Una notte in quell lontano Est oriente, dove il sole sorge e annidano le rondini. Dopo una brutta tempesta con lampi e tuoni, la mattina seguente splendette il sole.
Sotto un cielo limpido, azzurro un airone sorvolò il tetto di un vecchio casolare.
Nella grondaia attesero rondini e farfalle e dopo aver bene perlustrato, l’airone depositò sopra il tetto un cestino di paglia.
Su questo fra morbide piume nacqui io, cullato sotto le ali di questi meravigliosi volatili, in un piumaggio candido e morbido, fra garriti e nenie di un tempo.
Passarono alcune lune e nelle prime calende dell’anno come un frutto maturo caduto dal proprio ramo la terra mi accolse.
Incominciarono i miei primi passi di un lungo cammino.
Lasciando dietro me quel Est oriente, camminai verso un incognito tramonto, con quel zinzilulare delle rondini che davano l'Addio a un grigio piumaggio di un tempo
che non c’è più.
Opera scritta il 02/09/2018 - 18:53
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Commenti
Bellissimo racconto.
Antonio Girardi 04/09/2018 - 11:32
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Davvero un bel racconto...poetico!
Buona serata Salvatore
Buona serata Salvatore
PAOLA SALZANO 03/09/2018 - 21:17
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bellissima ..complimenti
Gaetano Credendino 03/09/2018 - 21:09
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Romantico, tra prosa e poesia
Grazia Giuliani 03/09/2018 - 21:07
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Bello e poetico, Salvatore
Complimenti
Complimenti
laisa azzurra 03/09/2018 - 20:29
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MOLTO BELLO
gcr poeta lupo dell'amiata 03/09/2018 - 00:18
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MOLTO BELLO
gcr poeta lupo dell'amiata 03/09/2018 - 00:18
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