Che osserva oltre il vetro
In cerca del contrario
Di ciò che mi sta dietro.
Un mondo artificiale
Ben costruito, certo,
Per vita di animale,
Ma non per chi ha scoperto
Che esiste un mondo oltre,
Una mare assai più grande
Di questa strana coltre,
Che illude e mai si espande.
Io vedo che attraverso
Me stesso ch'e' riflesso
C'è un essere diverso
Che scruta assai perplesso:
Ei muove le sue labbra
Di simil gesto al mio,
Lui che mi sembra un ombra
Nel suo gesticolio.
È come se lui tenti
Con me d'aver contatto.
Per quanto udito orienti,
Di suoni niente impatto.
Mi chiedo se mi senti
Nel mio brutal urlare,
Ma l'acque assai avvolgenti
Mi fanno dubitare
Che dolor mio comprendi,
Non perché io stia male,
Ma sol perché pretendi
Da me vita banale.
Forse hai ragione tu,
Che io devo accettare
Piccolo mondo blu
Come se fosse mare.
Perché guardando gli altri
Li vedo assai felici
E so che quelli scaltri
Di lor son gran nemici.
Mi dovrò limitare,
L'animo è certo, ormai
Che fiume sol sognare
Un pesce potrà mai,
Che libero conduce
In 'menso oceano aperto,
Da qui che pare luce,
Ma mai ne sarò certo.
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...ma estremamente profonda
il mare però è sempre mare...