Si sporge appena
sull'angolo del muro
d'agosto rovente
e mette sguardo
tra sasso e prato.
Attenta a non esser vista
ma
coraggiosa quanto basta
per continuare a guardare.
A pochi metri
pulcini stramazzati
per fame o per gioco
gratificano crudele natura
della volpe rossa che
piacere nutre nel rosso
che arruffa e appicica
le tenere
gialle piume.
Lei, la gallina
fa capolino su tanto scempio.
Piega la testa, mentre assiste e nulla dice
e niente fa
per i figli suoi.
Fa tardi buio
e lunga é
la triste confusione
delle vittime, del carnefice
e del pianto silenzioso
forse un po vigliacco
di una mamma
nata Gallina.
sull'angolo del muro
d'agosto rovente
e mette sguardo
tra sasso e prato.
Attenta a non esser vista
ma
coraggiosa quanto basta
per continuare a guardare.
A pochi metri
pulcini stramazzati
per fame o per gioco
gratificano crudele natura
della volpe rossa che
piacere nutre nel rosso
che arruffa e appicica
le tenere
gialle piume.
Lei, la gallina
fa capolino su tanto scempio.
Piega la testa, mentre assiste e nulla dice
e niente fa
per i figli suoi.
Fa tardi buio
e lunga é
la triste confusione
delle vittime, del carnefice
e del pianto silenzioso
forse un po vigliacco
di una mamma
nata Gallina.
Opera scritta il 12/09/2018 - 21:34
Letta n.975 volte.
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Commenti
Convincente questa poesia.
Antonio Girardi 14/09/2018 - 11:50
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Ahi
Chi può dire che nn soffra....
Mah!
Piaciuta
Chi può dire che nn soffra....
Mah!
Piaciuta
laisa azzurra 14/09/2018 - 11:16
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