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Mosca 1950

Tra un balzo e l’altro mi ritrovo in quel lontano 1950 a Mosca. Dipendevo da un maestro decoratore fiorentino, addetto a riparazioni all’università Lomonosov di Mosca.


Un giorno per puro caso conobbi una studentessa. Il suo nome era Geliya. Per alcune sere passeggiavamo, scambiando le nostre vedute. Lei parlava un po l'italiano, mentre io mi lasciavo capire gesticolando.


Non sapevo nulla di lei e nemmeno dove abitasse, sapevo solo che lei era studentessa.


Un pomeriggio Geliya mi attese davanti all’università. Io rimasi perplesso nel vederla indossare un’ uniforme della Stella Rossa. Mi attendeva in una macchina insieme ad un militare. Geliya mi fece segno di salire in macchina. Io con mezzo sorriso ironico non esitai.


Dopo circa cinque minuti di viaggio in auto arrivammo in un albergo. Lei congedò il milite ed io come cadere dalle le nuvole passai tutta la notte con lei.


La mattina dopo una macchina militare attese davanti all’albergo. Geliya tutta di corsa si vestì e con un forte abbraccio mi salutò con un addio.


Non l’ho più rivista.




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Opera scritta il 22/09/2018 - 18:48
Da Salvatore Rastelli
Letta n.916 volte.
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Commenti


Piaciuto molto bravo

Barbara Lai 23/09/2018 - 17:52

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SALVATORE....Forse eri 007, dalla Russia con amore?! Lei non era un agente segreto ma la storia è finita bene per te. Una bella avventura Ciao

mirella narducci 23/09/2018 - 15:50

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Bello, scorre davanti agli occhi come un bellissimo film...
Molto bravo Salvatore!

Grazia Giuliani 22/09/2018 - 21:26

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