Sul piccolo dosso
Di terra scavata
Colore di fango.
D'erba gli odori
L'olfatto hanno scosso
Di bruma ch'e' nata
Dal tempo che piango.
Triste è il blu,
Nel cielo comanda
"La luna sia alta
Leggera a danzare".
Sole che fu
Vitale vivanda
Si piega in ribalta
Nel suo salutare.
Smuove la Terra
La mano rinata
In cerca d'appiglio
Nel panico brama.
L'albero afferra
Assai affannata
E retta su un tiglio
Fatica sua trama.
Nera è la forma
Di corpo che emerge,
Ossuto e consunto,
Chinata in un pianto.
Lampo trasforma
Colui che s'asperge
Di pioggia, vien unto
Da un barbaro canto.
Il Tuono lo urla
Nel bianco che tinge
D'un battito d'occhi
La sagoma mostra.
Del tempo è la burla,
Rinato lo finge
Nei mille malocchi
Che testa sua giostra.
Tomba sua vede
Nel volto che gira,
Disegnan la rabbia
Le ciglia su in fronte.
Qui giace fede
Sull'ultima pira.
La vita è di sabbia
imitando Fetonte.
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