Erigere muri.
Innalzare steccati.
Costruire recinti
e rinchiudersi dentro
gracidando all'unisono
come rane di stagno.
E’ la forza del gruppo,
il valore non conta.
Quel che conta è l’inchino,
l’inizio del rito,
la dispensa dal dubbio.
E sbagli a pensare.
Tu muovi le labbra
e lascia altri parlare.
Non lasciar che si dica
che tu canti da solo,
che tu canti fuori dal coro.
Innalzare steccati.
Costruire recinti
e rinchiudersi dentro
gracidando all'unisono
come rane di stagno.
E’ la forza del gruppo,
il valore non conta.
Quel che conta è l’inchino,
l’inizio del rito,
la dispensa dal dubbio.
E sbagli a pensare.
Tu muovi le labbra
e lascia altri parlare.
Non lasciar che si dica
che tu canti da solo,
che tu canti fuori dal coro.
Opera scritta il 19/10/2018 - 15:02
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Commenti
Lirica che apprezzo e condivido, bravo Francesco
Anna Rossi 21/10/2018 - 05:24
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Credo di aver sempre cantato fuori dal coro. Sono politicamente attiva, ma critica e costruttiva.
Ottima poesia, Francesco
Ottima poesia, Francesco
laisa azzurra 20/10/2018 - 09:26
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Custodire la propria personalità è un merito prezioso, e questo non esclude che si possa appartenere ad un gruppo, sta agli altri saperci apprezzare.Poesia costruita, secondo il mio modesto parere, ad arte. Ciao.
santa scardino 19/10/2018 - 22:06
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FRANCESCO SODA...Ce ne fossero di voci fuori dal coro, forse non saremmo a questo punto di stasi e di mancato rinnovamento.Bella poesia.
mirella narducci 19/10/2018 - 19:21
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Saper ascoltare gli altri è il bene più prezioso che possiamo avere ed il silenzio spesso sono le parole filtrate dal cuore. Poesia di notevole spessore anche per la sua musicalità.
Antonio Girardi 19/10/2018 - 18:09
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