scrivo per noia o meglio,
per non annoiarmi più di tanto,
per evitare la noia del vuoto,
del nulla degli altri,
scrivo per non parlare, per non ascoltare, per non sentire,
scrivo per dire per urlare e maledire scrivo per me per qualcuno o nessuno,
scrivo per Dio con la maiuscola come si addice a un cattolico
anche se vorrei scrivere per gli Dei in modo da offenderli e,
urlando
provocarli,
per poi subire la delusione delle mancate ire.
Scrivo per i genitali sulla bocca di tutti come trofeo androgino,
fallico , maschio , virile,
a contaminare antichi, sacri, purpurei altari pagani
in cui sacrificano perenni vestali
che sublimano in sacro l’ amor profano,
uniche depositarie del naturale diritto
alienato alla volgarità del misoginismo
di un mondo fintamente uguale, totalmente globale, ipocritamente maschile;
Scrivo per la mia follia
che mi impedirà di ricordare le ragioni di tutto questo
quando rientrerò dal corpo astrale nell’io egocentrico, schizofrenico , delirante,
della mia normalità!
Scrivo per lo stupore di chi mi leggerà,
per i disturbi mentali di cui sono convinti i miei detrattori e
nell’attesa di quiete senza morte,
di pace senza silenzio ,
di voglia di superare i decibel del suono
fino a ferire le orecchie dei dormienti Dei
nella speranza di destarli
e di costringerli ad operare
sollecitando le passioni, i sentimenti, le paure gli orrori e
i piaceri a cui edonisticamente legarmi
per sconfiggere il massacro dell’anima ,
l’ignavia dell’uomo, l’indifferenza di Dio.
Scrivo per il dispiacere del dolore arrecato,
per l’impotenza nei confronti dell’inevitabile,
per la sconfitta rispetto al pensiero della vita,
breve spazio dell’infinito;
Scrivo per la rabbia,
per le lacrime
per la confusione,
per la derisione,
per il dolore
per il ricordo di un antico afrore
per la mia anaffettività o….
solo per amore!
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