La ferita
La luce della notte ed il buio del giorno abbracciano il viale come un maestoso Oleandro,
I graziosi petali dell'Oleandro svolazzano e svaniscono nella sua proprietà velenosa,
Sussurrando alla memoria di fermarsi,
Per poter ancora, magari, qualche l'istante gustarsi.
I graziosi petali dell'Oleandro svolazzano e svaniscono nella sua proprietà velenosa,
Sussurrando alla memoria di fermarsi,
Per poter ancora, magari, qualche l'istante gustarsi.
Dopodiché,
Il sangue bluastro vivo goccia a goccia dipingerà sul prato verde-limpido,
Per rappresentare lo stupore del cervello infermamente torbido.
Quella mente sarà guidata dai colori caldi e solo i pennelli migliori,
E la strada sarà governata dalla onnipotenza senza guida o i cartelli.
Il terreno si arricchirà di tulipani stupendamente blu e rossi,
E sul cielo? Apparirà l'intera città di Colossi,
Quella città meravigliosa in un ricordo dipinto eliminerà la grande tela svelata,
Cicatrizzando la ferita della artista malata.
Opera scritta il 15/11/2018 - 15:48
Letta n.1041 volte.
Voto: | su 0 votanti |
Commenti
Grazie
Michaela Patricie Zaludova 16/11/2018 - 11:24
--------------------------------------
Sempre belle e profonde le tue poesie.
Antonio Girardi 16/11/2018 - 10:10
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.