Alla fucilazione di un compagno d'arme
Luce d'immenso e pungente prato,
cosa più dolce del mortal sospiro?
cosa più dolce del mortal sospiro?
Generò prole in cotanto fervore,
teme la morte,il freddo calore.
Padre,figlio e fratello assieme
morto per sempre ove il calcio risiede.
Inutili i gesti e le grida gioiose,
calde lenzuola e fervida voce;
la morte nel campo ma la morte nel cuore,
è un urlo indistinto,il grande Dolore...

Da Frank Balen
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Commenti
Contestualizzata e riletta con maggiore attenzione mi é molto più chiara. Grazie e complimenti! 



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Questi versi sono nati in seguito a una mia riflessione sulle fucilazioni dei partigiani durante il periodo nazifascista.La morte(il mortal sospiro) è l'ultimo modo per giungere a quella libertà tanto aspirata ,infatti la fucilazione per il partigiano non è un qualcosa di negativo perchè lui in realtà è già morto da tempo,"morto per sempre ove il calcio risiede" non è altro il momento in cui il combattente gettò l'arma arrendendosi ed è quella la vera morte, una morte non più riferita al corpo ma all'animo .Rispondendo alla tua domanda la morte è vista come una liberazione, una libertà non più terrena ma metafisica,ultimo barlume di speranza che si contrappone al reale(pungente prato)ecco perchè dolce.Il grande dolore è invece di chi assiste,di chi continua a combattere seguendo quella libertà ormai divenuta ideale.Per comprendere meglio il testo colui che sta per essere fucilato non va preso come un singolo uomo perchè rappresenta l'intera comunità partigiana.


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Tema impegnativo... C'é qualcosa che mi sfugge e mi impedisce di arrivare alla totale comprensione del testo... La morte e'cosa dolce o grande dolore? In attesa di chiarimenti, saluti.. 



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