Cumoli di pensieri si avvinghiano
Interrompendo il flusso della mia lucidità
Riso e pianto non si trovano d accordo
Uno mi agita,l altro esaurisce ogni mia energia
Così mentre le membra fremono come prima di una gara
La razionalità si spegne esausta
E nel marasma più totale
Resta il bisogno disperato di un appiglio
Uno spigolo che sporge poco tagliente
Dove affondare la mano per ingannare il dolore
Così che questo mi possa ricordare
Che non si è trattato di altro che di un brutto Farneticare.
Interrompendo il flusso della mia lucidità
Riso e pianto non si trovano d accordo
Uno mi agita,l altro esaurisce ogni mia energia
Così mentre le membra fremono come prima di una gara
La razionalità si spegne esausta
E nel marasma più totale
Resta il bisogno disperato di un appiglio
Uno spigolo che sporge poco tagliente
Dove affondare la mano per ingannare il dolore
Così che questo mi possa ricordare
Che non si è trattato di altro che di un brutto Farneticare.
Opera scritta il 08/01/2019 - 15:28
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Commenti
La più grande disgrazia che vi possa capitare è di non essere utili a nessuno, e che la vostra vita non serva a niente.
Francesco Cau 08/01/2019 - 18:41
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