L'esigenza di quantificare,
di cercare qualcosa
senza saper mai dove andare.
Lasciarsi trasportare e riempire
senza mai credere di esser soli,
di essere unici.
Sporchi tovaglioli,
usati e consumati
incapaci di reggere un peso esorbitante.
di cercare qualcosa
senza saper mai dove andare.
Lasciarsi trasportare e riempire
senza mai credere di esser soli,
di essere unici.
Sporchi tovaglioli,
usati e consumati
incapaci di reggere un peso esorbitante.
Uomini bendati
costantemente affamati
divorano e divorano
senza mai sentirsi sazi
dimenticando i propri obiettivi;
percorrendo la vita
da fuggitivi.
Smarrire facilmente la via
disperdersi nelle banalità della vita
sono il pasto quotidiano
di una società agguerrita.
Una mente appassita
spoglia di una sconfinata bellezza,
di un'essenza non ancora concepita.
L'impossibile porge un prezioso dono
a colui che si nutre della speranza
di un mondo ricco di perdono.
Dovremmo uscire da questa stanza
per poter osservare e percepire
la presunta distanza
che avanza
e avanza
senza mai averne abbastanza.
Opera scritta il 22/01/2019 - 17:04
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Commenti
...Bellissima metafora...complimenti...
romeo cantoni 22/01/2019 - 19:08
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lirica che fa percepire la pochezza dell'uomo nel frenetico percorso della vita in cui c'è solo il nutrimento della speranza o la capacità di uscire da questo circolo vizioso e ritrovare se stessi...
Adriano Martini 22/01/2019 - 17:54
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