Nella cassetta della posta
Ed era ben protetto da una busta
Il messaggio, che in effetti attesta
Che la sua signora è disonesta:
Sembra quasi il tocco di un'artista
Ma l'informazione un po funesta
Dà da pensare al nobile attivista
E per ottenere una risposta
Decide di parlare con battista
Il pappagallo dalla faccia tosta
Che ogni tanto concede un'intervista:
E sta cercando nella casa vasta
Sperando di trovar quell'umorista.
Ciao”! Dice allegro il pennuto
Come di consueto, molto acuto
Appena vede il conte col biglietto
Diventando all'improvviso arguto:
Dimmi cos'è successo, rimbambito
Se m'hai cercato pure sotto il tetto:
Dalla faccia mi sembri impensierito
E mi cercavi come un disperato
Come se ti avessero svelato
Che un amico fidato ti ha mentito:
Come se ti avessero tradito
E volessi sapere del misfatto:
Ma io sono un volatile corretto
E non rivelo mai ciò che ho veduto.
Allora è vero quello che hanno scritto
E tu mi occultavi tal misfatto:
Te lo chiedo con l'animo umiliato
A te che vanti un acume appuntito
Dimmi tutto quello che hai veduto
E chicchessia a combinare il fatto:
Per favorirti ti verrò in aiuto
Facendoti un segno con un dito
E cerca di rispondere con tatto
Facendo il nome di quel gran cornuto. (continua)
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Gabriele