Vorrei vivere nella sincerità delle tue parole, credere che sarò sempre un passo avanti a qualsiasi distrazione ti giri intorno, portare con me il tuo profumo da Roma a Shanghai, amare per tutti e due anche se i cuori di entrambi li tieni tu, chiusi a chiave dentro qualche cassetto.
Come ci si sente quando si prendono il meglio di te? Come ci si sente quando non ti viene dato nulla in cambio, nemmeno il loro peggio?
Vorrei non doverti chiedere di più, amarti in silenzio regalandoti sguardi e piccole attenzioni, mentre tu prendi tutto lasciandomi solo un freddo abbraccio.
Ho sempre pensato che l'amore si fa in due, che quando decidi di donarti non pretendi niente in cambio, eppure l'ottieni lo stesso perché anche chi hai vicino vuole essere il tuo regalo, che quello che semini raccogli, insomma.
Ma quando diventi tempesta nessuno si rende conto che prima eri una semplice pioggia che aspettava invisibile, in un angolo, l'estate. Nessuno pensa che hai aspettato con tanta pazienza, ma che il calore che hai seminato non è tornato indietro mai.
Credevo che l'amore fosse fuoco, caldo e pericoloso, invece forse è il freddo incessante che non permette al ghiaccio di danneggiarsi, di sgretolarsi, di rompersi.
Vorrei non subire il caldo deserto delle tue parole, delle tue dimostrazioni, delle tue reazioni e avere finalmente freddo.
Freddo da perdere il fiato perché gli amanti non hanno bisogno di parole, freddo da tremare per poter stringersi sempre un po' di più, freddo da apprezzare l'estate e regalarsela, insieme, ogni giorno.
Come ci si sente quando si prendono il meglio di te? Come ci si sente quando non ti viene dato nulla in cambio, nemmeno il loro peggio?
Vorrei non doverti chiedere di più, amarti in silenzio regalandoti sguardi e piccole attenzioni, mentre tu prendi tutto lasciandomi solo un freddo abbraccio.
Ho sempre pensato che l'amore si fa in due, che quando decidi di donarti non pretendi niente in cambio, eppure l'ottieni lo stesso perché anche chi hai vicino vuole essere il tuo regalo, che quello che semini raccogli, insomma.
Ma quando diventi tempesta nessuno si rende conto che prima eri una semplice pioggia che aspettava invisibile, in un angolo, l'estate. Nessuno pensa che hai aspettato con tanta pazienza, ma che il calore che hai seminato non è tornato indietro mai.
Credevo che l'amore fosse fuoco, caldo e pericoloso, invece forse è il freddo incessante che non permette al ghiaccio di danneggiarsi, di sgretolarsi, di rompersi.
Vorrei non subire il caldo deserto delle tue parole, delle tue dimostrazioni, delle tue reazioni e avere finalmente freddo.
Freddo da perdere il fiato perché gli amanti non hanno bisogno di parole, freddo da tremare per poter stringersi sempre un po' di più, freddo da apprezzare l'estate e regalarsela, insieme, ogni giorno.

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Commenti
Bellissimo stile prosaico!


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Bel racconto. Veritiero e piacevole. Mi compiaccio.







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