burlesque....
già, proprio io che amo l'autunno e che m'inebrio dei colori caldi, come fossero abbracci....
gli abbracci...me ne nutro
Accendo il forno affinchè raggiunga la giusta temperatura e ripenso a....
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quel pomeriggio, ero rientrata a casa prima del previsto e tu, inaspettatamente, eri lì, in piedi, accanto alla porta della cucina. Ti ho trovato con gli angoli della bocca sporchi di marmellata ed il cucchiaio dentro al vasetto…che bambinone, ho pensato…
Mi hai guardata e mi hai detto:
“Ma quel vestito? E quei tacchi? Com’è che oggi sei andata in ufficio così?”
“Vado sempre così e se non mi vedi è solo perché esci prima e rientri dopo di me”
ridevo…..
“e comunque con quella bocca sporca ed il barattolo di marmellata non fai paura a nessuno, non sei credibile”
“Ah si? Beh, mettiamola così, se non ti spogli, ti imbratto con la marmellata questi abiti succinti e la camicetta bianca di seta”
“Ma cos’hai oggi, carenza di affetto?”
“Ho voglia di te….ti sembra strano?”
“Mi sembra che tu abbia voglia di troppe cose….”
e continuavo a ridere
Ma tu, minaccioso, ti stavi avvicinando ed io sarei stata pronta anche a sferrarti un calcio pur di difendere la camicetta bianca, ma avevo la gonna troppo stretta e allora mi sono sfilata una scarpa.
Ci siamo guardati con aria di sfida, tu con il cucchiaio sporco, io con la scarpa in mano, pronta a colpirti con il tacco….
Ti avvicinavi, indietreggiavo….
occhi negli occhi, attenti ad ogni piccola mossa
Ma poi ho pensato che comunque mi avresti imbrattata e che la marmellata…oddio, come si toglie dalla seta?
Ed allora
“Ok, ok…fermo lì, mi arrendo....”
Ho cominciato a sbottonarmi la camicetta e tu ti sei fermato…..
L’ho fatto con la grazia che ti fa perdere la testa….sei rimasto immobile, gli occhi incollati e quel sorriso tenero e stupito che avevi anche da ragazzo…ho capito che eri nelle mie mani, ormai, quindi mi sono voltata ed ho sfilato la gonna, piano, delicatamente, con sensualità….
Hai posato il barattolo sul comò ed ho percepito che ti stavi avvicinando
Ed è stato lì, in quel preciso momento, sfruttando la tua poca lucidità e lo sguardo languido, che ho preso il barattolo, sono sgattaiolata fuori dalla camera e ti ho chiuso dentro a chiave.
“Quando ti prendo….prrrrrr”
“Ah si? ti denuncio, eri armato”
“Anche tu”
“non è vero…..”
“Di te, eri armata di te, dai su, apri…non sei leale, hai bluffato”
“Solo ad una condizione”
“ok, vediamo se ci posso stare”
“Ci devi stare”
“Ok ok, dimmi”
“Promettimi….”
“Cosa?”
“Che il prossimo barattolo resterà integro fino alla crostata, anche perché è l'ultimo di more”
Ah ah ah, ridi
“si, te lo prometto”
“E promettimi anche….”
“Avevi detto una sola condizione”
“Già, ma un’altra promessa, una sola”
“Va bene, dimmi”
“Che ogni giorno della nostra vita, vedrò nei tuoi occhi la stessa luce che oggi hai, guardando i miei”
“Ci puoi giurare”
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ops, la marmellata...
ho preparato la pasta frolla, l'ho stesa sulla tortiera e...
il barattolo è lì, apparentemente integro, ma sul tappo c'è un post it:
"perdonami, non ho resistito, ma mentre la gustavo, avevo i tuoi occhi che scivolavano sul mio cuore.
....e la crostata beh, falla con la nutella, che mi piace tanto ;-)"
sorrido,
beh, dovrei attendere il tuo rientro e... ma sei così tenero...
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vorrei ricordare che è solo un racconto
...il privato nn si racconta
buona serata
Bel dialogo intriso di complicità...
se la primavera fa questo effetto, benvenga!
Brava, ti riescono molto bene i dialoghi...
Molto piaciuto dolce Laisa
Ciao!
nella ironia per un barattolo di marmellata.
complimenti Laisa
In fondo gli amori che durano sono quelli che si rinnovano ogni giorno, nella complicità e nel gioco...
Piaciuto molto