OPERA

Era lui che passeggiava
tra gli ulivi dell’orto di Getsemani….
Era quel demone
che se ne stava solo sul tetto
nel pulviscolo del mattino.
Appollaiato su un gargoyle
a forma di drago
sulla guglia della chiesa.
Era lui quel povero diavolo
che guardava con occhio
distaccato e ironico
il brulichio di gente sconosciuta.
Machiavellica visione
la coda biforcuta, le corna
ritratto fantasmagorico
niente ha di moralistico
ma capace di attraversare il tempo.
Lui è fra noi.
Forse ha mutato forma
ma è sempre lo stesso ingannatore.
Filosofando qualcuno ha detto
“Il tempo tutto toglie e tutto da”
lasciami il dubbio
di credere o non credere
Inferno o Paradiso.
Fra l’ingegno e l’ignoranza
corre un filo invisibile
nel mezzo l’intelletto
non sa che fare e che dire.

Mirella Narducci

Opera scritta il 28/03/2019 - 15:09

Da mirella narducci

Letta n.1025 volte.

Mirabile componimento! Per me il diavolo è il mezzo con cui Dio mette alla prova le nostre scelte! Un caro saluto.

santa scardino 30/03/2019 - 18:01

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Antichi credenze tramandati in epoca
moderna.essere o' non essere.brava Mirella
complimenti

Salvatore Rastelli 29/03/2019 - 17:37

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La chiusa a sposare un argomento di antiche, quanto attuali credenze. Il diavolo si manifesta nella cattiveria e nella stupidità umana.
Bravissima, Miry

laisa azzurra 28/03/2019 - 20:30

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Interessante analisi, ottima constatazione... che sposo con fermezza!
Brava Mirella! Un bacio!

John Sirrom 28/03/2019 - 20:19

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