tempo fa
È, come dire, una sorta di arrampicata, sulla vetta di una montagna, per lasciarsi avvolgere dalla nebbia…ecco, io ora mi trovo, confusa e distratta, nella nebbia, senz'orientamento, senza comprendere.
Ho bisogno di capire cosa c’è oltre, oltre le parole, oltre quest'emozione d’altri tempi…epistolare, senz’altro che una vaga idea l’uno dell’altro. E’ poi guardare giù ed osservare il paesaggio, un precipizio o una scala verso il cielo...
troppo smielata, lo so, ma vorrei...."
"Va bene, se lo vuoi davvero….
Ma ti avverto, sarà come la “bella” principessa che incontra la bestia"
"Immagino la Bella non sia tu...ah ah ah ah....beh, non mi interessa il tuo aspetto, desidero guardarti negli occhi"
"Ok, ok....quando?"
"Non so dimmi tu…"
"adesso!"
"Ora? Ma sono in ufficio e tu sei lontano…"
"sono a lavoro anch'io ma dammi un indirizzo, metto il navigatore e sono da te"
"Ma veramente? Oddio, sono emozionata"
"Anch’io"
"Va bene, allora… vediamoci lì, dove ti ho scritto. C’è un ristorante con un parcheggio abbastanza capiente. Come ti riconosco?"
"Ho la macchina che ti ho scritto. Quando ti vedrò arrivare, farò in modo di farmi riconoscere…"
"Già, vero. Tu conosci il mio aspetto"
"Si e se anche non lo conoscessi, ti saprei riconoscere....."
****
Un incontro al buio in una mattina d’estate tra una donna sposata e un uomo impegnato, due perfetti imbranati, due anime, due uccellini spauriti che si conoscono da un tempo infinito
già, un incontro di anime....cos'altro, altrimenti?
Lei lo guarda, lo riconosce
Forse è la bestia, si, ma i suoi occhi abbassati, timidi, insicuri non tradiscono l’anima buona, senza difese...
Attimi,
e poi altri incontri, puliti, fatti di sorrisi e parole, rassicurazioni e ....sudore
Incredibile quanto si sudi d'estate quando si è emozionati, secchiate d'acqua distillata dalla purezza di una pelle che non vuol far male, che non può far male, che preferirebbe morire piuttosto che far del male....all'altro, a chi non c'è, a chi dovrebbe essere al suo posto
Attimi,
attimi intensi, nobili, senza quasi sfiorarsi, fatti di sguardi e abbracci, di parole taciute o sussurrate per non fare rumore perché l'emozione è come un fiore di vetro…
...c’è, ma basta un soffio perché appassisca
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"Posso abbracciarti?"
"E me lo chiedi?"
"Starei così, accucciata tra le tue braccia per tutta la vita…."
"Ed io non chiederei altro dalla vita, Vita Mia…."
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ma la vita ti conduce su binari diversi, o magari su quei binari ci sei sempre stato, ed anche se continui a guardare alla tua destra, verso la sagoma di quel pensiero fisso, non riesci più a sfiorarlo perché è stato un "attimo" e lui viaggiava nel senso opposto, due direzioni verso la nebbia.
….e allora, si, torna la nebbia e tutto si fa cupo, come fuliggine, copre i corpi e gli occhi, finanche il cuore.
pulsa….
Il cuore pulsa all’unisono perché la connessione non è solo emotiva, ma fisiologica.
e continua a pulsare, ma sotto la maglietta azzurrina, sintetica e sudata, il battito è artefatto, di silenzi e paure, celate dal nylon, dalla maschera che "indossi la mattina e non riponi che nei sogni"
Le principesse hanno una propensione ad adeguare la loro respirazione e il loro battito cardiaco a quello della bestia…
L’empatia di una principessa…fino al sacrificio
ed il silenzio tra le mura della tua casa perché non c'è nulla da dire e nulla per cui chiedere perdono
è solo....emozione
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si, lui era la bestia, ma aveva avuto gli occhi nei suoi occhi in quell'attimo esatto di parallelismo, senza punto di congiunzione alcuno...
e lei, la principessa, ha cominciato ad avere gli occhi tristi e tristi le parole fin quando ha compreso che non c’è sacrificio che possa mitigare le paure, che non c’è bellezza che possa attraversare l’inerzia di un divano sfatto, non c’è armonia che possa restituire dignità ad uno zerbino consumato.
I piedi di lei, principessa, l’avevano attraversato, senza calpestarlo, scalzi, a mostrare le sue difese, indifese... nelle mani di lui...
ma lui, lo zerbino o la bestia, stupito e disorientato, non poteva comprendere perché qualcuno volesse prendersi cura di lui
o forse no? la vita è confusione...l'emozione è disorientamento, irrazionalità, sogno ed incoerenza
ed è molto più onorevole e meno oneroso che si rinunci alla felicità perchè la propria felicità di un'anima semplice, non può sopravvivere all'infelicità altrui.
chi può biasimare chi? Lei, no davvero.
quegli occhi tristi riversi infine sul tappeto, calpestato e bistrattato
ed un treno che ha percorso quei binari, ignaro dei due viaggiatori, senza bagagli che non fossero gli occhi...
….come i suoi occhi
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Ma gli abbracci, quelli veri, che scaldano il cuore, lei sa, solo un principe glieli ha donati e non c'è bisogno di parole sussurrate di fiori di vetro. continua a donarglieli, senza nulla chiedere, con la sola promessa di un amore senza confini, oltre la vita…..dolce è l'amore che non si chiede
dolce e prezioso è lo sguardo di chi non si stende ai tuoi piedi, ma ti erge a Regina.
Si, davvero, strana è la vita...
"a volte, occorre che qualcuno decida al posto tuo che tu sia felice….."
- "ed io in quell'abbraccio....
....io, ci voglio morire"
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racconto ispirato da:
"Tempo fa"
di Grazia Giuliani
che qui desidero ringraziare per aver accettato
ed aggiungo:
"le radici penetrano nella terra e, senza tregua, cercano di raggiungere l'acqua...
se l'acqua è pura, l'albero godrà di anni e stagioni di Armonia con le sue "braccia" protese verso il cielo...questo è l'Amore"
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La nostra vita è fatta di emozioni, altrimenti non sarebbe vita e ognuno di essa ha un senso...
Laisa, in questo racconto, che resta tale, hai messo a nudo la tua essenza e sei stata brava a trasmetterla attraverso le parole.
Molto bello, così come è sempre bello leggervi!
Forse, è un po' pesante e troppo lungo, ma le emozioni, quando fortemente vissute, a prescindere da chi o cosa, vanno espresse in tutta la loro interezza.
Buona giornata
Che volete vi dica un lettore? Io tra di voi vi abbraccerei entrambe. Questi scambi culturali sono stati sempre la mia passione. Ad maiora!
Grazie, sei meravigliosa