OPERA

Notte scura
notte infame
di giri a vuoto
sul catrame

inquietudine maldestra
di una vita  su una giostra

Ho ragnatele nella mente
in questa nebbia inconcludente

Il cuore è freddo
il tempo è assente
vado in giro

...e vedo gente...

Opera scritta il 11/04/2019 - 07:21

Da Ferruccio Frontini

Letta n.904 volte.

Buongiorno Ferruccio, noto che il "catrame" è un elemento metafora/accostamento abbastanza presente nei tuoi lavori e ciò ha un suo perchè.
Cosa mi dato da pensare codesta poesia?
Un girovagare o un errare "tenebroso" colmo di introspezione e dal sapore (amaro ovviamente) esistenziale.
"Giri di notte" ha quelle venature di mistero, (se la definizione mi è consentita) un riflesso di una vita perduta, forse pure uno specifico sentimento soffocato e di sconfitte di varia natura con un flusso di immagini angosciose e di sensazioni destabilizzanti. La (s)veglia della ragione genera mostri, proprio il verso finale me lo suggerisce con quel "vedo gente", esseri umani che l'io lirico focalizza con l'anima distorta.
Non so se sono stato chiaro nella mia interpretazione...
Ti auguro una buona giornata.

Giuseppe Scilipoti 13/05/2019 - 07:57

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Complimenti

donato mineccia 11/04/2019 - 19:19

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Bella, molto, "ragnatele nella mente", mi piace. Bravo!

Maria Isabel Mendez 11/04/2019 - 14:16

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Accade di notte,
molto bella.

Grazia Giuliani 11/04/2019 - 13:46

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Bella poesia.

Ernesto D'Onise 11/04/2019 - 12:15

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bellissima

Francesco Cau 11/04/2019 - 11:29

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Bella davvero

laisa azzurra 11/04/2019 - 10:45

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