La prospettiva di due torri,
da una strada fatta a nido
che si porta le mie rughe,
affaccia su uno specchio
che non ha più la pelle tesa.
Ancora nuvole, verde-castano,
sul giro in sol
di un’altalena
appesa all’arcobaleno.
Lontano è qui?
Da tempo non osservo,
e non chiedo
come mi stanno gli abiti a colori.
E' stato un sonno lungo,
inutile, lo so, starne a disquisire:
c'è chi ha visto il mio dormire,
mentre, posso giurarlo,
credevo di sognare.
Nei bagnasciuga del mattino
il torpore dei pensieri
balza in piedi all'improvviso,
con il solito ritardo,
per rincorrere, di nuovo,
tempi e mondi
che si portano via il dopo.
Nello scorrere, imprevisto, dei minuti e delle ore,
raccolgo, meglio, lenzuola tiepide di te
che addolcisci in qualche brivido
e la mia pelle d'oca
cade preda ad una corrente
aspra di freschezza.
Il mio lontano è qui.
da una strada fatta a nido
che si porta le mie rughe,
affaccia su uno specchio
che non ha più la pelle tesa.
Ancora nuvole, verde-castano,
sul giro in sol
di un’altalena
appesa all’arcobaleno.
Lontano è qui?
Da tempo non osservo,
e non chiedo
come mi stanno gli abiti a colori.
E' stato un sonno lungo,
inutile, lo so, starne a disquisire:
c'è chi ha visto il mio dormire,
mentre, posso giurarlo,
credevo di sognare.
Nei bagnasciuga del mattino
il torpore dei pensieri
balza in piedi all'improvviso,
con il solito ritardo,
per rincorrere, di nuovo,
tempi e mondi
che si portano via il dopo.
Nello scorrere, imprevisto, dei minuti e delle ore,
raccolgo, meglio, lenzuola tiepide di te
che addolcisci in qualche brivido
e la mia pelle d'oca
cade preda ad una corrente
aspra di freschezza.
Il mio lontano è qui.
Opera scritta il 16/05/2019 - 13:46
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Davide, è una poesia molto bella, un giro di valzer su te stesso e alla fine, lasci davvero un brivido...
Grazia Giuliani 20/05/2019 - 13:15
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