OPERA

lettera indirizzata a un uomo che sta vivendo un periodo di smarrimento, che sta perdendo la voglia di combattere… all'uomo che non tiene più conto di tutte le battaglie vinte... all'uomo che per amore della vita, per le persone che ama: ha sopportato un carico pesante, costante! è se pur in ginocchio… ha continuato a lottare, a credere nell'amore di lei.
Era sua abitudine camminare in riva al mare, scaricare le proprie ansietà semplicemente ascoltando il silenzio… percepiva sensazioni di benessere, di libertà… sentiva quella forza che gli permetteva di affrontare con umiltà le sfide… anche quelle che sembravano impossibili.

Ora si guarda allo specchio e quello vede: è un uomo con gli occhi spenti, senza voglia di niente,
ha orecchi ma non ascolta! la sua stessa voce non ha suono… nella mente un tarlo che cresce, che divora tutti i bei ricordi.
Non ascolta più il silenzio del mare… fa fatica anche a scrivere, a mettere insieme un sol pensiero… per terra ci sono più fogli stropicciati che parole scritte.
Quello che veramente lo spingeva ad essere positivo: era l’amore della sua donna, è un obbiettivo: farla sentire tranquilla, felice.
Oggi la vita si presenta con una sfida subdola … da una parte la malattia, dall'altra la sua donna che non riesce più a capirla.
Già e stato difficile accettare la malattia, ora anche lei, nella testa di lui ce solo confusione! il suo stesso letto è diventato freddo! è proprio quando aveva più bisogno di una parola gentile, un tenersi per mano, un dirsi qualsiasi stupidaggine… magari condividendo il tempo che gli resta: con un po’ di serenità.

Si la sua compagna, la donna che gli ha dato tutto il suo amore, forse più di quello che lui si aspettava… ora, la stessa donna dice:” non sento più niente! ci sei o no non cambia niente!.”
Fa male sentirselo dire… sono pugnalate che lacerano il cuore! ma allo stesso tempo, non riesce ad odiarla, anzi… l’ama cosi tanto che soffre in silenzio… diventa sopportabile anche il pensiero di andare quando prima sotto i riflettori, nelle mani di chi neanche conosce.
Nella rabbia, nelle delusioni si arriva a disprezzare la stessa vita, fare qualsiasi sciocchezza… può mancare la voglia di lottare e vero… ma no la speranza! per quanto uno quo sentirsi solo, ce sempre una via di uscita! Io, conosco bene quell'uomo… so che riuscirà anche questa volta ad alzarsi… lui sa che non sarà facile, ma confida in Dio.
Per questo vivere significa amare ogni istante, sia nella gioia, che nel dolore, è nel suo DNA la voglia di reagire, di amare… anche se non sa cosa potrà mai succedere domani, in ogni caso non potrà spostare le lancette della vita, ne può cambiare la direzione… quello che può fare è esserci… è nell'amore che trova il coraggio, la forza di continuare a guardare l'orizzonte, aspettando lei.

Opera scritta il 17/05/2019 - 19:46

Da donato mineccia

Letta n.1145 volte.

Veramente molto sentita e toccante. Si percepisce del dolore ma anche il desiderio di farcela. Auguroni

Maria Isabel Mendez 19/05/2019 - 01:40

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Grazie Seby Flavio Gulisano per il suo commento, ha ragione ci sono molti errori, ho postato il racconto senza controllarlo, mi scuso con tutti cercherò quanto prima di correggerlo. Comunque, non sono un poeta, e tanto meno uno scrittore, sbaglierò i tempi, forse il racconto stesso e una confusione! quello che ci tengo a dirle: riesce a scrivere un dolore? Quando in testa due pensieri si scontrano? Mi trovo in una situazione molto delicata. Questo un racconto scritto in fretta, e non per in gusto di postarlo! Ma per alcune persone che ho conosciuto in ospedale, che si stanno arrendendo… è a me stesso. Susa per questo sfogo.

donato mineccia 18/05/2019 - 12:32

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Donato,
Nn ho altre parole che... bellissima...
Davvero, un invito alla consapevolezza di sé ed all'amore. Un invito a nn arrendersi mai

laisa azzurra 18/05/2019 - 10:05

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È una bellissima scrittura, perché ha un significato vero, profondo...
Nel finale c'è tutto l'amore per la vita, per la tua vita, che è sempre un dono prezioso, pur nelle difficoltà e negli addii...

PAOLA SALZANO 18/05/2019 - 08:47

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Donato, è una scrittura toccante e commovente, scrivere a se stessi forse è la cosa più difficile...
Gli errori sono di battitura certo...
A presto,

Grazia Giuliani 18/05/2019 - 00:22

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Non è bello vedere una lettera iniziare con "lettera indirizzata a...". Chi sta scrivendo? Parla di se stesso? Ci sono parecchi errori grammaticali da correggere, anche la punteggiatura è da rivedere. Peccato perchè le argomentazioni ci sono e sono condivisibili, se non addirittura toccanti.

Seby Flavio Gulisano 18/05/2019 - 00:13

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sig. Donato, lei ha scritto un bel racconto. MI è piaciuta molto la parte riflessiva. Un racconto che insegna ad avere il coraggio sempre di andare avanti, anche se stai per finire. E a non abbandonare mai la speranza. Quindi voto *****. Un caro saluto dal sottoscritto

Alberto Berrone 17/05/2019 - 22:46

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