ARCHI DI PASQUA DI SAN BIAGIO PLATANI
cittadini nessuno lo ferma,
anche schiacciati da quello
scandalo scaturito da quella
operazione … chiamata
montagna.
Penso a quei
giovani e meno giovani
con la voglia di fare, come
l’uomo d'altri tempi vuole
combatte sempre i suoi
avversari.
La creatività di
un popolo che si tramanda
con orgoglio, se ha vinto che
si rispetta … senza imbroglio;
non parlatene male, sono dei
veri cavalieri.
L'eternità del
popolo che si manifesta,
è la centralità religiosa della
festa; c'è l'immaginario che
si esalta, in quegli archi di
Pasqua!
Una vera
iniziativa sociale, che
si pone come obiettivo di
salvaguardare il loro nome;
una tradizione perpetuata,
da tutti voluta.
Con pane e uova,
zucchero e sale, sono le
prime cose per decorare;
con granoturco datteri e
mandorle, per i simboli
degli eventi.
Artistiche
sono le costruzioni, di
archi cupole e campanili;
posti nella via principale,
dalla chiesa madre al
palazzo ducale.
Un vecchio
macello abbandonato,
adibito a museo per la festa
del consacrato; schizzi e tanti
pannelli informativi, di canne
di bambù intrecciate a non
finire.
Un sontuoso
salotto con la Madonna a
cielo aperto, c'è l'accoglienza
nell'arte senza pensare più al
fatto; pronti sempre chi frena i
gesti, chi con amore cura i
salotti.
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