tenebre
Sangue repente
dilaga gelido,
sull'ara di Marte
la crudel lama
Plutone ha spezzato
sul capo piegato
dell'umile Dea.
dilaga gelido,
sull'ara di Marte
la crudel lama
Plutone ha spezzato
sul capo piegato
dell'umile Dea.
Sgozzata la pace
irrorata la terra,
l'uman occhio
stupito non crede.
L'Angelo Nero
dal male risorge,
eteree tenebre
or regnano sovrane;
Spezzato è il sigillo
la forza in noi
Discepoli neri.
Nostro il terreno regno
l'eterno universo
la vita .. la morte
la cadenza del verso..
Opera scritta il 04/07/2019 - 01:39
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Commenti
DAVE...Plutone è il nome del principale dio della mitologia latina. Egli è signore dell’Averno (l’Ade greco) e vi regna con la moglie, la dea Proserpina . Credo che sia questa la ragione perché nella tua poesia prevalgono le tenebre.Plutone, viene descritto come il dio più odiato dai mortali, ed il motivo è semplice da comprendere. Bella poesia
mirella narducci 04/07/2019 - 14:51
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"Nera" come le tenebre
...eppure, in lei, tanta bellezza
...eppure, in lei, tanta bellezza
laisa azzurra 04/07/2019 - 10:21
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