Milano sotto il paltò
Mi capita di travestirmi da me stesso e bagnare la gola in qualche localino sui Navigli, o di sedere
al tavolo di un imprecisato ristorante in Brera.
Coppie che ne scrutano altre, anch’esse taciturne, il cui unico dio rimasto vivo gode del dito
ancorato alla tastiera. E’ comprensibile che tra Adamo ed Eva la conversazione fosse difficile
in quanto non avevano nessuno di cui sparlare, ma…
Presto saturo, insieme al paltò mi eclisso nelle viette e in quel particolare crocevia mi dico
che non scriverò più d’amore e condiscendenza. Un uomo ci ha provato e lo hanno crocifisso.
Il televisore di un bistrot… e poi nella testa solo scighera.
Con il cinguettio del cardellino da suoneria nel telefono trilla la sveglia, e forse l’unico dio rimasto
vivo è il senzatetto che deve avermi offerto la sua coperta.
Ho l’emicrania, e puzzo di alcool… e non ricordo che ci faccio in questo posto, e cosa sia
questo posto. Spegnendo la suoneria trovo una chiamata senza risposta, Celeste…
E ancora un WhatsApp con un vocale… di nuovo Celeste. Chi è Celeste!?
18 giugno 2019, 23:40 “Mirko non ho segreti per te, non ho segreti per nessuno in fondo.
La mia vita la conosci, è quella che ti ho sempre raccontato: sono una donna vulcanica, ma anche
estremamente pigra... rubo i gli spazi al tempo per fare mille cose, ma in realtà cerco solo
di riempire tutti gli spazi vuoti. Pensare mi fa paura...
Sono ironica, forte, sorridente, ma anche estremamente fragile. Non ho nemici, almeno credo.
Non porto rancore...solo, prendo le distanze da quel che mi fa stare male. E ho tanti amici, o forse
nessuno. Ci sono per tutti, tutti ci sono per me. Ma è facile avere amici quando va tutto bene...
Chissà… Mirko, ti ho fatto del male? Quando stasera mi hai scritto di aver bisogno di pensare,
mi sono sentita morire… Cosa avresti voluto dirmi?”
E chi è Mirko!? Di nuovo Mirko… che sia io Mirko!?
“…l'amore è conoscenza, condivisione, quotidiano. Credimi, ti direi, vieni… ti aspetto.
Te lo giuro, ma poi? Perchè dovremmo farci del male? Perchè rischiare di innamorarci davvero?
Corro troppo veloce? Non raggiungermi, allora.... aspettami in un sogno.
Buonanotte mio dolce poeta, dormirò con te stanotte... abbracciami”.
Poeta… Mirko, certo… e quel biglietto “Mi spaventano gli occhi che non osservo e non
mi osservano, le profondità che non conosco… ma anche tu, Mirko, un po’ mi spaventi. Celeste”.
Celeste… Già, Celeste. Finalmente a casa. Dal finestrone in stile abbadia della cucina guardo
la Brianza svanita come lei nella scighera, lei che ieri è uscita prima che mi svegliassi.
E sorseggio il mio caffè.
al tavolo di un imprecisato ristorante in Brera.
Coppie che ne scrutano altre, anch’esse taciturne, il cui unico dio rimasto vivo gode del dito
ancorato alla tastiera. E’ comprensibile che tra Adamo ed Eva la conversazione fosse difficile
in quanto non avevano nessuno di cui sparlare, ma…
Presto saturo, insieme al paltò mi eclisso nelle viette e in quel particolare crocevia mi dico
che non scriverò più d’amore e condiscendenza. Un uomo ci ha provato e lo hanno crocifisso.
Il televisore di un bistrot… e poi nella testa solo scighera.
Con il cinguettio del cardellino da suoneria nel telefono trilla la sveglia, e forse l’unico dio rimasto
vivo è il senzatetto che deve avermi offerto la sua coperta.
Ho l’emicrania, e puzzo di alcool… e non ricordo che ci faccio in questo posto, e cosa sia
questo posto. Spegnendo la suoneria trovo una chiamata senza risposta, Celeste…
E ancora un WhatsApp con un vocale… di nuovo Celeste. Chi è Celeste!?
18 giugno 2019, 23:40 “Mirko non ho segreti per te, non ho segreti per nessuno in fondo.
La mia vita la conosci, è quella che ti ho sempre raccontato: sono una donna vulcanica, ma anche
estremamente pigra... rubo i gli spazi al tempo per fare mille cose, ma in realtà cerco solo
di riempire tutti gli spazi vuoti. Pensare mi fa paura...
Sono ironica, forte, sorridente, ma anche estremamente fragile. Non ho nemici, almeno credo.
Non porto rancore...solo, prendo le distanze da quel che mi fa stare male. E ho tanti amici, o forse
nessuno. Ci sono per tutti, tutti ci sono per me. Ma è facile avere amici quando va tutto bene...
Chissà… Mirko, ti ho fatto del male? Quando stasera mi hai scritto di aver bisogno di pensare,
mi sono sentita morire… Cosa avresti voluto dirmi?”
E chi è Mirko!? Di nuovo Mirko… che sia io Mirko!?
“…l'amore è conoscenza, condivisione, quotidiano. Credimi, ti direi, vieni… ti aspetto.
Te lo giuro, ma poi? Perchè dovremmo farci del male? Perchè rischiare di innamorarci davvero?
Corro troppo veloce? Non raggiungermi, allora.... aspettami in un sogno.
Buonanotte mio dolce poeta, dormirò con te stanotte... abbracciami”.
Poeta… Mirko, certo… e quel biglietto “Mi spaventano gli occhi che non osservo e non
mi osservano, le profondità che non conosco… ma anche tu, Mirko, un po’ mi spaventi. Celeste”.
Celeste… Già, Celeste. Finalmente a casa. Dal finestrone in stile abbadia della cucina guardo
la Brianza svanita come lei nella scighera, lei che ieri è uscita prima che mi svegliassi.
E sorseggio il mio caffè.
p.s. la scighera è la nebbia fitta di Milano
-“Mi regalo continue amnesie per rimanere in un ignoto che può far paura ma che fa meno male del coraggio di affrontare quello che la nascita mi ha riservato.“ (Isabella Santacroce)
Amnesia: scrivi un racconto in cui una persona si sveglia e non ricorda chi sia e nemmeno dove si trovi…poi arriva una telefonata di tipo sentimentale o affettivo.
Opera scritta il 11/07/2019 - 20:10
Letta n.933 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Riuscitissimo, bello e bravo!!!
Maria Isabel Mendez 13/07/2019 - 16:58
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Straordinario testo.
complimenti
complimenti
Salvatore Rastelli 12/07/2019 - 09:02
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Originale è poco Mirko,
per te è naturale scrivere e creare...
Straordinario, davvero
per te è naturale scrivere e creare...
Straordinario, davvero
Grazia Giuliani 11/07/2019 - 23:51
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Chissà, forse Celeste ti ha già dimenticato, forse prima ancora che tu cercassi di dimenticarla.
Beh, io con te resto sempre senza parole...vorrei scriverti "Tanti complimenti", come tu hai scritto a me, ma nn so, mi vien fuori solo...sei geniale, puoi ambire a qualcosa di Grande
Beh, io con te resto sempre senza parole...vorrei scriverti "Tanti complimenti", come tu hai scritto a me, ma nn so, mi vien fuori solo...sei geniale, puoi ambire a qualcosa di Grande
laisa azzurra 11/07/2019 - 23:15
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MIRKO....Spesso si affoga nell'alcool per dimenticare e per dimenticarsi di come siamo! Forse il bere è una scusa per allontanare i dubbi le responsabilità ma c'è sempre una telefonata che ci riporta ai nostri doveri. Mi è piaciuta questa tua amnesia costruita sulla tua persona per fuggire forse dal quotidiano. Questa mia è una sottile interpretazione
non so se giusta. Notte
non so se giusta. Notte
mirella narducci 11/07/2019 - 22:14
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